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 2025  maggio 18 Domenica calendario

L’Europa premia l’Austria Sorpresa Israele: secondo

Ad aggiudicarsi il microfono di cristallo 2025 è stata l’Austria di JJ con Wasted Love. Al secondo posto il grido di speranza di Yuval Raphael, la cantante israeliana di New day will rise, sopravvissuta all’attacco di Hamas del 7 ottobre, fischiata sul palco e nel mirino di proteste in strada: osannata dal televoto, ma non dalle giurie nazionali. Terza l’Estonia di Tommy Cash con Espresso macchiato. Quarta la Svezia dei favoriti Kaj. Solo la quinta posizione per Lucio Corsi mentre Gabry Ponte finisce in fondo alla classifica.
ED SHEERAN
Ma nella lunga notte dell’Eurovision Song Contest a vincere è stata la musica che ha raccolto sul palco della St.Jackobshalle di Basilea, gremita da 36mila fan, i sogni di ventisei Paesi, dalla Lituania all’Albania, dalla Grecia all’Ucraina. E l’Italia, protagonista con lo sfidante Lucio Corsi: la sua canzone Volevo essere un duro ha raccolto consensi sui social da Moroder a Bocelli, Pausini, Ramazzotti, Antonacci, Ranieri, Nannini, Tozzi, Michielin ed Ed Sheeran che lo ha lodato con il post “geniale”.
Viva l’Italia anche con la canzone di Gabry Ponte in gara per San Marino (ma con gli abiti tricolore), con Topo Gigio in collegamento da Fontana di Trevi che ha annunciato, il risultato della giuria nazionale, e Michelle Hunziker, svizzera sì, ma volto dei nostri programmi tv e del nostro cinema (sui social ha citato il brano di Corsi scrivendo Volevo essere una dura). Ieri, in un lungo e sexy tubino scintillante, ha affiancato Sandra Studer e Hazel Brugger durante le 4 ore di performance, in diretta su Rai1, con il commento di Gabriele Corsi e Big Mama, e su Rai Radio2, conDiletta Parlangeli e Matteo Osso.
Una maratona di emozioni da 600 milioni di spettatori capace di unire l’Europa su un palco, sormontato da un video extralarge, attraversato da acrobazie e cambi d’abito, eccessi e stravaganze, per una serata che si è svolta in un clima di inclusività, nonostante le ripetute proteste per la partecipazione di Israele: ieri nuovi scontri tra manifestanti pro-Pal che, secondo i media israeliani, durante l’esibizione di Yuval Raphael, avrebbero cercato di avvicinarsi al palco, e la sicurezza. Mentre la tv spagnola Rtve ha pubblicato sul suo sito un appello di solidarietà alla Palestina, nonostante l’Unione Europea di Radiodiffusione avesse minacciato multe ai commentatori se avessero fatto nuovamente riferimento al conflitto di Gaza.
Sul palco la pioggia di granelli di sabbia della francese Louane e il volo della finlandese Erika. L’invasione di palco (nessun panico, era finzione) per l’Espresso macchiato di Tommy Cash e i “bollori” da sauna della canzone tormentone Bara bada bastu degli svedesi Kaj (favoriti insieme con JJ dall’Austria) e la leggerezza al femminile del trio britannico Remember Monday che il re Carlo ha omaggiato facendo suonare il loro brano What The Hell Just Happened dalla Banda, davanti a Buckingham Palace. A dare il via alla finale dell’evento non sportivo più seguito al mondo (la seconda semifinale ha intrattenuto, su Rai 2, 1.616.000 telespettatori), la sfilata delle bandiere dei paesi finalisti: Norvegia, Lussemburgo, Estonia, Israele, Lituania, Spagna, Ucraina, Regno Unito, Austria, Islanda, Lettonia, Paesi Bassi, Finlandia, Italia, Polonia, Germania, Grecia, Armenia, Svizzera, Malta, Portogallo, Danimarca, Svezia, Francia, San Marino, Albania. A scaldare il pubblico, il beniamino di casa Nemo (primo artista non binario a vincere nel 2024). A “raffreddarlo”, la parata degli artisti svizzeri che hanno partecipato al contest.
LA GIURIA
E mentre la giuria metteva in fila i concorrenti, girava il toto-scommesse, con una classifica parallela: i Kaj della Svezia, tallonati da JJ (in gara per l’Austria), Louane della Francia, i Paesi Bassi con Claude e a sorpresa, la Finlandia con la vichinga Erika Vikman e la sua Ich Komme e l’estone Tommy Cash. In gara, un po’ di tutto: la lava della greca Klavdia, il vulcano dall’Islanda di VÆB, i taglialegna svedesi e l’isola di Madeira dei portoghesi. Intervalli a suon di star (Cèline Dion, vincitrice nel 1988 con Ne partez pas sans moi), e di fanta-battaglie tra le canzoni più seguite nel 2023 e 2024. E finalmente, a notte fonda, il vincitore.