lastampa.it, 17 maggio 2025
Accordo Cina-Russia: i due paesi costruiranno una centrale nucleare sulla Luna
L’amicizia strategica tra Cina e Russia arriva nello spazio. Per esattezza sulla Luna, dove Pechino e Mosca hanno intenzione di compiere un’impresa rivoluzionaria: costruire una centrale nucleare.
L’accordo in materia è stato siglato nei giorni scorsi, durante la visita del presidente cinese Xi Jinping e Mosca. Il memorandum di cooperazione è stato firmato tra la China National Space Administration (CNSA) e l’agenzia spaziale russa Roscosmos e prevede la costruzione di un reattore nucleare sulla superficie lunare.
Questo impianto sarà fondamentale per fornire energia continua alla futura Stazione Internazionale di Ricerca Lunare (ILRS), soprattutto durante le lunghe notti lunari di 14 giorni, quando i pannelli solari non possono generare elettricità. Secondo il direttore generale di Roscosmos, Yury Borisov, la missione per installare il reattore sarà altamente automatizzata, con tecnologie quasi pronte per essere implementate. La costruzione autonoma è necessaria a causa delle condizioni estreme sulla Luna e della complessità dell’operazione.
L’ILRS è un progetto congiunto tra Cina e Russia, annunciato nel 2021, che prevede la costruzione di una base di ricerca scientifica sulla Luna. La stazione sarà situata vicino al polo sud lunare, una regione di interesse strategico per la presenza potenziale di ghiaccio d’acqua e risorse come l’elio-3, un isotopo considerato promettente per la fusione nucleare. Il progetto si svilupperà in più fasi: dopo le missioni Chang’e 6, 7 e 8, che testeranno tecnologie chiave e raccoglieranno dati, la costruzione della base inizierà nel 2028, con l’obiettivo di completare la struttura di base entro il 2035.
La stazione sarà dotata di un centro di comando, hub di comunicazione, laboratori scientifici e infrastrutture energetiche. Si mira a stabilire una presenza umana permanente sulla Luna entro il 2036.
Cina e Russia hanno dichiarato che l’ILRS sarà aperta alla partecipazione internazionale. Finora, 17 Paesi, tra cui Egitto, Venezuela, Sudafrica e Pakistan, hanno aderito al progetto. La Cina mira ad espandere ulteriormente la cooperazione attraverso il “Progetto 555”, che mira a coinvolgere 50 paesi, 500 istituzioni di ricerca e 5.000 scienziati.
Ma l’alleanza tra Cina e Russia nel progetto ILRS rappresenta una sfida diretta alla leadership spaziale degli Stati Uniti. Mentre la NASA punta a riportare astronauti sulla Luna entro il 2026 con il programma Artemis, il progetto sino-russo offre un’alternativa per i Paesi che cercano di diversificare le loro collaborazioni spaziali.
La costruzione della centrale nucleare lunare è considerata un passo cruciale per garantire la presenza stabile di esseri umani sul satellite, obiettivo che Pechino si è messa in testa di raggiungere nei prossimi anni, prima di Washington.
Le ambizioni spaziali della Cina sono diventate una delle più dinamiche e strategicamente pianificate al mondo e la presenza sulla Luna non è considerata la destinazione finale, ma il trampolino di lancio verso mete ancora più ambiziose.
È il caso di Marte. Pechino guarda al Pianeta Rosso con un programma di esplorazione spaziale che si sviluppa in più fasi, con l’obiettivo finale dichiarato di portare esseri umani su Marte entro la metà del XXI secolo e instaurare una presenza a lungo termine. La missione Tianwen-1, lanciata il 23 luglio 2020 e arrivata su Marte nel febbraio 2021, è stata la prima missione interplanetaria cinese. Il rover Zhurong ha esplorato la regione di Utopia Planitia per oltre un anno, raccogliendo dati sul suolo, sul clima e sul campo magnetico locale.
Il prossimo grande passo della Cina è la missione Tianwen-3, prevista per il 2028-2030, con un obiettivo estremamente ambizioso: riportare campioni marziani sulla Terra. Questa missione, se completata con successo, precederebbe di qualche anno il programma simile NASA-ESA, che ha subito ritardi significativi.