il Fatto Quotidiano, 17 maggio 2025
Manca la funivia: biglietti delle gare non in vendita
È ancora impossibile comprare i biglietti per le gare di sci femminile delle Olimpiadi Milano Cortina 2026 in programma a Cortina il prossimo anno. Tutti esauriti? No, il problema è che non si sa ancora quanti spettatori potranno raggiungere la venue di gara ai piedi delle Tofane. Se non si farà in tempo a costruire la cabinovia dal centro del paese a Socrepes, infatti, non si può garantire che il pubblico salga in quota. La realizzazione dell’impianto da 2.500 persone all’ora è uno dei buchi neri nell’iter progettuale di Infrastrutture Milano-Cortina (Simico), il braccio operativo del ministero delle Infrastrutture di Matteo Salvini. È in forte ritardo, visto che una prima gara è stata annullata un paio di mesi fa dall’amministratore delegato Massimo Saldini, dopo che erano trapelati i nomi di due società interessate all’appalto da circa 30 milioni. La fattibilità dell’opera ha incontrato molti intoppi: i piloni ricadono in una zona franosa, i prati di Mortisa sono di grande pregio ambientale e rischiano di essere irrimediabilmente sfregiati, i proprietari dei terreni oggetto di espropri od occupazioni sono sul piede di guerra e minacciano ricorsi al Tar. Una situazione ingarbugliata, una corsa contro il tempo. Fondazione Milano Cortina non commenta, ma tradisce preoccupazione e aspetta rassicurazioni da Simico. A settembre il ceo Andrea Varnier aveva dichiarato che per il budget l’opera è fondamentale: “Se ci fossero ritardi, dovremmo ridurre la capienza dell’area spettatori e vendere meno biglietti”.