Avvenire, 17 maggio 2025
Deportazioni: Milei accelera la riforma
In vista delle elezioni legislative del 26 ottobre, il governo del presidente argentino Javier Milei ha adottato una retorica anti-immigrazione simile a quella di Donald Trump, il suo idolo da tempo. Il portavoce presidenziale Manuel Adorni, candidato a deputato nella città di Buenos Aires, ha annunciato un decreto di riforma che inasprirà i requisiti di ingresso e soggiorno e obbligherà gli stranieri non residenti a pagare l’assistenza medica. «L’Argentina non sarà un terreno fertile per l’arrivo dei criminali», ha affermato il funzionario. Adorni ha contrapposto «l’immigrazione virtuosa» del passato a quella attuale, che considera «caotica e abusiva». In base a quanto stabilito dal decreto governativo, verranno respinti gli immigrati condannati, quelli illegali saranno espulsi e si accelereranno le procedure di deportazione, eliminando la possibilità di permanenza nel Paese per gli autori di reati minori. Organizzazioni come il Centro de Estudios Legales y Sociales hanno avvertito che «non è possibile stabilire un regime eccezionale per determinati individui senza un dibattito al Congresso», poiché la sua entrata in vigore è legata al diritto all’autodifesa.