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 2025  maggio 17 Sabato calendario

L’azzardo non si ferma: +6,6% nel 2024

Non rallenta il grande affare dell’azzardo. A confermarlo sono questa volta finalmente i dati ufficiali del ministero dell’Economia. Una crescita certificata nel 2024 dove si è arrivati a 157 miliardi di euro raccolti. Ma che proseguirà anche nel 2025. I dati dei primi mesi dell’anno fanno prevedere nuovamente un forte incremento di almeno il 10% dell’azzardo online, che ha ormai abbondantemente superato quello in agenzia che, secondo il ministero, nell’anno in corso resterà stabile. Abbiamo scritto “finalmente” perché fino ad ora i dati ufficiali erano fermi al 2022. Si tratta di quelli contenuti nel “Libro blu” dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, consultabile anche sul sito, e ancora non aggiornato. La reale fotografia del marcato dell’azzardo è ora disponibile grazie ad un’interrogazione parlamentare presentata dai deputati del Pd Stefano Vaccari e Virginio Merola. La risposta del sottosegretario all’Economia, Federico Freni è molto ricca, e contiene non solo i dati nazionali, ma anche quelli regionali, provinciali e comunali. Così è ora possibile sapere comune per comune, anche i più piccoli, quanto si spende in azzardo. Dati sicuramente utili alle amministrazioni locali per regolamentare il fenomeno e arginare il dramma del gioco d’azzardo patologico. Partiamo dai dati nazionali. Nel 2023 la raccolta è arrivata a 147,7 miliardi di euro, divisi tra 82,6 miliardi online e 65,1 miliardi nel fisico (agenzie, sale, bar, tabaccai, gratta e vinci, ecc.). Nel 2024 si è saliti a 157,4 miliardi, divisi tra 92,1 miliardi online, in fortissima crescita, e 65,3 miliardi nel fisico, sostanzialmente stabile. La crescita totale è dunque stata di 9,7 miliardi, pari al 6,6%. Una tendenza confermata per l’anno in corso. Come riferito dal sottosegretario, i dati relativi al primo trimestre evidenziano un «significativo incremento realizzato per il gioco online, pari a circa il 10%», a fronte di un calo della rete fisica. La comunicazione del ministero riferisce finalmente anche i dati regionali. In numeri assoluti in testa alla classifica di chi spende più in azzardo troviamo una regione del Nord, la Lombardia, con 24,8 miliardi. Seguono la Campania con 20,6 m,miliardi, il Lazio con 16,7 miliardi, la Sicilia con 15,2 miliardi, la Puglia con 11,8 miliardi, l’Emilia-Romagna con 10,2 miliardi, il Piemonte con 9,5 miliardi e il Veneto con 9,1 miliardi. Ma se rapportiamo questi dati totali con la popolazione di ciascuna Regione, la classifica cambia molto. In testa finisce la Campania con 3.692 euro all’anno a abitante, bambini compresi (va ricordato che l’azzardo è vietato fino a 18 anni). Seguono Abruzzo (3.319 euro), Molise (3.275 euro), Sicilia (3.182 euro).
«Dal sistema giochi nelle casse dello Stato vanno poco più di 11 miliardi – sottolineano Vaccari e Merola –, una cifra importante ma irrisoria rispetto al totale della raccolta i cui benefici sono ad appannaggio dei grandi interessi «. Anche su questo i dati son chiarissimi. Nel 2018 con una raccolta di 106 miliardi lo Stato aveva incassato come tasse 10,2 miliardi. Dopo sei anni nel 2024 la raccolta è salita a 157 miliardi, il 50% in più, ma quanto incassato dallo Stato è rimasto praticamente uguale, 11,5 miliardi. «Resta ancora da capire – aggiungono i due deputati – e insisteremo per avere anche questi dati, quanti soldi spende lo Stato per contrastare ma-laffare e illegalità presente anche nel comparto del gioco legale e il preoccupante fenomeno della ludopatia che colpisce ogni anno migliaia e migliaia di cittadini».