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 2025  maggio 16 Venerdì calendario

Anna Tatangelo: « Quando stavo con Gigi D’Alessio ero perseguitata dai paparazzi. Milly D’Abbraccio? Ieri come oggi, non vale niente»

Anna Tatangelo inaugura una nuova era con «Inferno», brano dance-pop dalle atmosfere rarefatte e sensuali in uscita oggi. «Riparto all’insegna del divertimento, giocando con la mia femminilità e con la leggerezza in una canzone super passionale», racconta lei.
Si candida alla gara dei tormentoni? «Non entro in quei meccanismi, altrimenti finisce che si vive con l’angoscia. Il periodo fa pensare a un voler mettersi nelle hit estive e se dovesse succedere sarebbe stupendo, ma in me c’era semplicemente la voglia di uscire, dopo tre anni passati a lavorare a un nuovo disco nei minimi dettagli».
L’album, però, non sarà tutto allegro, anticipa, senza rivelarne il titolo: «Ci saranno tante mie sfaccettature, forse è il disco che mi racconta di più in assoluto. Parti leggere e poi altre più introspettive, con cose che mi hanno segnata negli ultimi anni. Ci sarà una canzone dedicata a mio padre e un’altra, intitolata “Stupida”, che racconta il momento in cui è venuta a mancare mia mamma, due anni e mezzo fa. Parla di quando sfiori dei momenti molto bui, vedi le altre persone sorridere e tu ti senti un pesce fuor d’acqua perché non ci riesci».
È stato proprio dopo la perdita della mamma che Tatangelo si è buttata in studio: «Ho iniziato a lavorare al disco e mi sono completamente liberata e alleggerita, per quel che si poteva, attraverso la musica». Il suo nuovo percorso sarà accompagnato da due date-evento, intitolate «Tatangeles», l’11 novembre a Napoli e il 25 a Milano: «Sarà il mio multiverso – dice lei ridendo -, ma in realtà il gioco sul mio cognome vuole dare un senso di appartenenza alla mia community che mi segue da tanto tempo».
Con oltre 20 anni di carriera alle spalle e il primo Sanremo quando aveva appena 15 anni, la cantante 38enne racconta di sentirsi «una Benjamin Button che ha fatto il percorso al contrario», oggi libera dalle aspettative che ha sentito su di sé in passato: «Negli anni si è sempre dato più peso alla mia vita privata, a come mi vestivo o truccavo. E per un periodo mi sono anche sentita frenata, costantemente sotto giudizio, non tanto della gente, quanto degli addetti ai lavori, come se dovessi sempre dimostrare qualcosa in più».
Dinamiche che l’hanno anche fatta stare male: «Oggi magari ne parlo in modo tranquillo, ma a 18 o 19 anni, quando non hai le spalle grandi, soffri in silenzio e vai avanti. Poi cresci, sorridi, ti dai una pacca sulle spalle e dici “sei stata brava a non mandare a fanculo un po’ di gente”». La sua relazione con Gigi D’Alessio (da cui ha avuto il figlio Andrea) ha contribuito a infiammare i gossip: «C’era molta attenzione, ma anche adesso mi ritrovo i paparazzi sotto casa. Non ne faccio un dramma, ma è inutile nascondere che un po’ di maschilismo, verso di me, c’è stato e c’è. Le donne sono sempre state attaccate, oggi magari se ne parla di più, ma succedeva anche in passato, anche a grandi artiste come Mina, criticata per la vita privata o perché era ingrassata».
Milly D’Abbraccio, intervistata a «Belve», di recente è tornata a parlare del loro litigio a «X Factor» nel 2010, ribadendo che Tatangelo non meritava di fare la giudice nel programma. «Ma Milly chi, dopo tutti questi anni? – dice lei -. Ribadisco il concetto con la frase che già avevo usato, “quando la persona è niente, l’offesa è zero”».
Quelle critiche, comunque, non erano nuove: «Lei mi aveva toccata in un momento in cui avevo gli ormoni a mille perché era appena nato mio figlio, ma senza volerle rispondere, faccio presente che erano cose che mi ero sentita dire molte volte. A “X Factor” mi dicevano che ero una ragazzina, anche se avevo già hit e anni di carriera alle spalle e avevo già fatto i miei Sanremo, senza aiuti dall’autotune, che tuttora non uso».
A premiarla, però, è stato il pubblico: «Se sono qui dopo tutti questi anni, vuol dire che qualcosa di bello l’ho fatto». Oggi suo figlio ha 15 anni, come lei al primo Festival: «Ora che lo guardo mi rendo conto di quanto ero piccola. Sono cresciuta sentendomi dire che sembravo più grande, che dimostravo 30 anni, ma bisogna anche capire come si è cresciuti, anziché giudicare senza conoscere. Io a 15 anni ero chiusa, introversa e timida e comunque venivo attaccata perché sembravo più grande, come fosse una cosa sbagliata, è assurdo».
Suo figlio le dà consigli musicali? «Sì, ascolta tantissima musica e ha un bell’orecchio sviluppato, essendo nato con la musica in casa da parte mia e da parte del papà. Io lo ascolto perché ha anche la percezione di ciò che piace alla sua generazione». Seguirà le orme dei genitori? «Al momento no».
Per Tatangelo, volto anche televisivo, «la priorità è sempre stata la musica – spiega -, anche se l’intrattenimento in tv è una cosa che mi ha sempre attratto e se l’artista ha la capacità e la possibilità di farlo, deve essere completo. Da piccola guardavo i musicarelli di Gianni Morandi con mia mamma o Mina, che presentava, cantava, ballava ed è sempre stata un punto di riferimento».
Al Festival tornerebbe? «Sanremo è casa, mi ha visto crescere più di un genitore, nelle tappe più importanti della mia vita di donna. Quindi sì».