Corriere della Sera, 16 maggio 2025
Gli Usa tagliano. E la Cina cerca Spazio
Quale sarà la sorte del primo abitacolo italiano della stazione spaziale Gateway destinata ad ospitare gli astronauti intorno alla Luna entro un paio d’anni? Era appena arrivato negli Stati Uniti spedito da ThalesAleniaSpace che lo aveva costruito a Torino, quando la Casa Bianca presentava la proposta di bilancio della Nasa per il prossimo anno in cui si indica la cancellazione del programma. Se il Congresso americano l’approverà la Nasa subirà un taglio del 24 per cento delle risorse economiche provocando conseguenze rilevanti soprattutto nei rapporti con le 54 nazioni che finora hanno condiviso il programma Artemis per la colonizzazione della Luna.
Non solo. Nei tagli c’è anche la missione per recuperare campioni dal suolo marziano condivisa dall’Europa con l’Italia in primo piano. L’unico interesse sottolineato della Casa Bianca è portare un astronauta con la bandiera a stelle e strisce sulla Luna prima dei cinesi. E Pechino ha fatto sapere che arriverà entro il 2030 lavorando alacremente. Quindi la Nasa concentra la maggior parte dei fondi (7 miliardi di dollari) per accelerare la corsa riducendo gli altri impegni a cominciare dalla scienza spaziale. In una sintonia di disinteresse dell’amministrazione Trump estesa alla scienza in generale tanto che le disponibilità della National Science Foundation sono state decurtate del 55 per cento.
Non è la prima volta che la Nasa chiude piani di cooperazione ma la situazione può favorire un ridisegno e un rafforzamento dei rapporti dell’Europa con altre nazioni costruendo una comunità scientifica e spaziale più ampia e coesa. Tenendo conto che Pechino sta tessendo alleanze per la Luna in contrapposizione a quella americana. Oltre ad attrarre in Europa cervelli statunitensi rimasti senza fondi, al Vecchio Continente si offre l’opportunità di una nuova politica internazionale nella quale governare un’evoluzione in rapido cambiamento generando prospettive più ampie. E diventare primo attore di una scena dove finora è stata un comprimario in campi strategici per il futuro.