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 2025  maggio 14 Mercoledì calendario

"Il 20% è abusivo. Non vogliamo contare i morti". Perché a Napoli può essere una strage

Il rischio che Napoli e il suo hinterland venga spazzato via da una calamità naturale non è da escludere. Sono anni che si discute degli abusi edilizi sotto il Vesuvio e nei Campi Flegrei, oggi dalla Stampa il capo della Protezione civile Fabio Ciciliano lancia l’allarme: «Non voglio contare i morti, apriteci le vostre case, anche quelle abusive, per farcele controllare», dice il manager.
Secondo un calcolo della stessa Protezione civile il 20% delle case della Zona rossa è abusivo e quindi naturalmente più fragile. Anche le strade sono inadeguate a sostenere evacuazioni di massa, e questo rende molto più complessa la volontà di mettere in sicurezza la popolazione.
Qualche settimana fa, quando le prime scosse furono meno violente ma più frequenti ci furono pochi danni, gli smottamenti si verificarono lontano dai centri abitati. Ma la zona è altamente vulnerabile.

Dopo la grande operazione di riallineamento del Catasto anche con i droni nel 2012 è necessaria un’altra operazione verità sulle case abusive. Già oggi è possibile fotografare il territorio dall’alto e sovrapporlo alle mappe catastali a caccia di particelle «fantasma». Secondo i calcoli di allora, dal 1939 al 2012 le case non dichiarate sarebbero state circa 1,2 milioni, che valgono una mancata Imu per 600 milioni.
Non tutte sono state regolarizzate, ma in molte aree come i Campi Flegrei la difformità tra situazione reale e mappe catastali è ancora molto alta. Da qui l’appello della Protezione civile. La popolazione sarà disponibile ad accoglierla?