corriere.it, 13 maggio 2025
Collezionismo, il primo francobollo con le lire brilla in Svizzera (e vale almeno 120mila franchi)
Dei francobolli italiani il leggendario 3 lire di Toscana è certamente il più desiderato. Sia perché è il primo a recare, anche se abbreviata, la parola «IT», che sta per lire italiane e sia per la sua indubbia rarità. Emesso il primo gennaio 1860, assieme ad altri sei con valori in centesimi su unico disegno di Giuseppe Niderost, incisore della zecca fiorentina, costituito dallo stemma sabaudo. Gli esemplari disponibili assommano a 325, due dei quali su lettera, quattro su frammento, 54 nuovi con o senza gomma. Il resto è composto da esemplari regolarmente passati per posta, un’ottantina dei quali difettosi o riparati. Incluso nel catalogo Europa e Oltremare, un ben conservato esemplare nuovo del 3 lire toscano è proposto ad una stima che oscilla tra i 120 mila e i 200 mila franchi dalla casa d’aste elvetica David Feldman (www.davidfeldman.com) nella tornata di vendite che va dal 26 maggio all’1 giugno, articolata in altri nove cataloghi.
Gli altri lotti
In versione garibaldina la croce dei Savoia domina dal mezzo tornese della Luogotenenza di Napoli utilizzato rispettivamente per spedire «L’Omnibus giornale politico letterario» in due differenti date: il 15 dicembre 1860, nel primo caso, a ridosso quindi dell’emissione, e il 10 gennaio 1861. Ai due documenti sono state assegnate stime, nell’ordine, di 4.500-6.500 e 4-5mila franchi. Non manca, tra i lotti d’Italia Repubblica, il più che famoso Gronchi rosa del 1961, ritirato per un errore nella carta geografica del Perù. La stima si aggira tra i 180 e i 350 franchi. Dalla Terra alla Luna, qui rappresentata da uno dei cosmogrammi, vale a dire le buste che nel 1971 scesero con l’Apollo XV sulla Luna per il primo viaggio automobilistico selenico e recuperate al loro rientro dalla nave statunitense Okinawa. Firmato dagli astronauti David Scott, Alfred Worden e James Irvin, il cosmogramma entrerà in sala con una dote di 6-8 mila euro.