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 2025  maggio 13 Martedì calendario

Olimpiadi: da Milano 7 milioni in opere totalmente da rifare

Dovevano essere Olimpiadi a costo zero per le finanze pubbliche, interamente pagate dai privati. Invece i Giochi invernali Milano-Cortina 2026 peseranno eccome sulle casse pubbliche. L’ultimo esborso, 7,35 milioni di euro, è quello stanziato dal Comune di Milano per “garantire le condizioni di accessibilità all’Arena PalaItalia” che sarà edificata dalla multinazionale Eventim nel quartiere Santa Giulia.
Lo si legge in una delibera della giunta guidata dal sindaco Giuseppe Sala, datata 7 maggio 2025: “Sarà il Comune di Milano a farsi carico di realizzare in tempo utile, in via provvisoria, alcune opere necessarie”. Sono “tratti di strada a ovest dell’Arena, tra via Bonfadini a nord e via Toledo a sud e di un’area pedonale antistante l’ingresso, denominata Piazzale”. Si tratta di “pavimentazioni, della messa a punto di un sistema di raccolta delle acque meteoriche e di recinzioni di tipo New Jersey, oltre alla predisposizione dell’impianto di illuminazione.” Attenzione: “in via provvisoria”. Cioè solo per il breve periodo delle Olimpiadi. Poi “i tratti stradali verranno realizzati in modo definitivo, a cura dei soggetti privati attuatori, una volta terminato l’evento olimpico e solo in seguito alla chiusura del piano operativo di bonifica dei terreni”. Insomma: più di 7 milioni di euro buttati, per un lavoro che poi dovrà essere rifatto.
La delibera di giunta è arrivata negli stessi giorni in cui il sindaco Sala dichiarava a Repubblica: “Abbiamo raschiato il fondo del barile di tutte le ultime proprietà che il Comune ha. Per tenere in ordine i conti del Comune io in questi nove anni che cosa ho fatto? Ho venduto tutto il vendibile”. Eppure ora spende oltre 7 milioni per opere “in via provvisoria”. E per Olimpiadi che dovevano essere a costo zero, “interamente finanziate da capitali privati” e da realizzare con “una formula sostenibile e innovativa che permetterà all’Italia di essere un esempio per le prossime edizioni dei Giochi”. Il sottosegretario con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti, aveva promesso: “Il governo non ci metterà un euro”. E il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, aveva garantito: “Le nostre saranno le prime Olimpiadi risparmiose”. Invece il Comune di Milano, ma anche il governo e le Regioni Lombardia e Veneto hanno allargato i cordoni della borsa. L’Arena per l’hockey su ghiaccio, a cui ora il Comune deve garantire l’accessibilità, è stata oltretutto giudicata da una relazione riservata del Coni non adatta all’hockey su ghiaccio: “Il progetto non appare rispondente alle norme di legge per quanto riguarda l’attività di hockey su ghiaccio”.