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 2025  maggio 13 Martedì calendario

Musumeci: satelliti spaziali per la Protezione civile

L’Italia è leader mondiale nella gestione delle emergenze ma è fanalino di coda per quel che riguarda la prevenzione dei disastri naturali. Nel futuro prossimo un grande aiuto verrà dallo spazio. Se ne è discusso ieri presso “CeoForLife” nel corso di un incontro ("La prevenzione, dalla terra e dallo spazio») promosso dall’Associazione Giornaliste Italiane. Un appuntamento di grande attualità fortemente voluto dalla presidente dell’associazione Paola Ferazzoli e che ha visto il coinvolgimento del ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci e di Walter Villadei, astronauta e ufficiale dell’Aeronautica Militare. Con loro Massimo Martinelli, direttore editoriale de Il Messaggero e la giornalista Safiria Leccese che ha brillantemente moderato l’evento.
GLI INTERVENTI
«In Italia, con una Protezione civile che è apprezzata in tutto il mondo, abbiamo necessità di pensare non soltanto alla gestione dell’emergenza ma anche e soprattutto alla prevenzione su cui c’è ancora tanto da fare. Le esercitazioni sono gli elementi più importanti della prevenzione non strutturale ma se diventano una passeggiata, un giorno di vacanza, è chiaro che il risultato non c’è». Il ministro ha ricordato che in Giappone i simulatori di terremoto coinvolgono anche i bambini di 5-6 anni mentre da noi centinaia di comunità ancora non hanno un piano comunale di Protezione. Musumeci ha poi sottolineato che il governo Meloni ha finanziato con un 1,1 miliardi di euro un programma spaziale “Iride” che, dallo spazio, consente di intercettare in tempo utile ogni mutamento climatico. A spiegare il nesso tra spazio e prevenzione chi, le missioni spaziali, le ha fatte davvero «Lo spazio geologico è uno strumento fondamentale per le nostre vite quotidiane, a maggior ragione quando ci sono delle emergenze ha detto Walter Villadei -. In quel caso, i satelliti rappresentano un’infrastruttura strategica fondamentale per consentire a chi atterra, vedi la Protezione civile, di portare a termine un’operazione, sia di prevenzione, sia di intervento in caso di gravità». È sempre il ministro Musumeci a sottolineare come la prevenzione, purtroppo, non faccia notizia. «Il giornalismo non può essere solo informativo ma anche formazionale». Un’idea condivisa dal direttore editoriale del Messaggero. «È necessario fare formazione e prevenzione ma il giornale per essere letto deve essere attraente – ha detto Massimo Martinelli -. Bisogna fare sensibilizzazione cioè toccare l’anima, il cuore, la testa delle persone».