corriere.it, 12 maggio 2025
L’ultimo regalo di una prof della Florida ai suoi ex studenti: i risparmi (milionari) di una vita
Ha seguito il numero degli zeri con il dito per essere sicura di non aver letto male: erano proprio cinque. La cifra indicata all’interno della busta recapitatale a casa, a Manhattan, era di 100 mila dollari. Non li aveva vinti alla lotteria, la 49enne Nicole Archer. Quei soldi erano l’ultimo, generoso regalo della sua amata professoressa: l’eccentrica Cris Hassold aveva insegnato per cinquant’anni storia dell’arte e studi di genere al New College di Sarasota, in Florida, storico bastione della controcultura americana noto per attrarre studenti dotati che non potevano permettersi una scuola privata di arti liberali.
Archer è una della sue ex ragazze che ne ha seguito le orme: questa docente associata di storia dell’arte e studi di genere alla Montclair State University nel New Jersey ricorda la prima volta che assistette a una delle sue lezioni condotte in penombra. Era il 1995 e la professoressa Hassold stava dietro un mucchio di arance che aveva messo in posa per gli studenti della sua classe di surrealismo. Alla domanda di uno studente: «La tua famiglia non mangia arance?», lei risposte: «Non ho una famiglia». «Non sei sposata?», le chiese un altro. «Cosa me ne farei di un marito? Sarebbe solo una spina nel fianco» rispondeva lei, che non aveva figli.
Così quella professoressa anti conformista aveva disposto di dividere la sua fortuna segreta tra i suoi studenti preferiti dopo la sua morte. Al termine di una vita frugale, aveva accumulato un patrimonio di 2,8 milioni di dollari che ha voluto ripartire tra le 36 persone a lei più vicine: 31 di queste erano suoi ex studenti. I suoi lasciti variano da 26 mila a 560 mila dollari, in base alla loro vicinanza e quanto credeva che avessero bisogno.
Era un’accumulatrice seriale, la professoressa Hassold. «Non era molto brava a lasciare andare le cose, o le persone», ha ricordato sempre Archer, al New York Times. Alcuni di loro le avevano dato una mano a ripulire casa e giardino stracolmi di tutto, dove a fatica si riusciva a farsi strada tra le tante cose accatastate. Quando andò in pensione, nel 2016, i suoi ex studenti, ormai diventati la sua famiglia, organizzarono un convegno in suo onore. Quando si ammalò nel 2020 colpita da un ictus si sono presi cura di lei e le hanno dato conforto per mesi. Mentre era in riabilitazione decine di ex studenti del New College le inviavano regolarmente fiori e romanzi gialli, anche a un’iniziativa GoFundMe chiamata «Fiori settimanali per Cris», quando le restrizioni legate al Covid non consentivano visite di persona. Steve Prenner, classe 1985, la andava a trovare stando fuori dalla sua finestra e parlando con lei al telefono.
Sferzante, esigente, a volte li umiliava in classe. Ma gli studenti che la conoscevano meglio la descrivevano come una singolare forza del bene nella loro vita, un rapporto cementato anche da lunghe cene informali. «Il culto di Cris», come lo ha descritto qualcuno, vive nei suoi 31 studenti preferiti, che hanno ereditato la sua intensità, le sue stranezze e, alla fine, i risparmi di una vita.
Cris se n’è andata nel 2020: in seguito a una brutta caduta è stata ricoverata in un hospice dove nel giro di qualche giorno ha chiuso gli occhi per sempre. Unica consolazione per i suoi ex ragazzi: si è spenta prima che il «suo» New College diventasse irriconoscibile. In questi ultimi anni è stato cancellato il programma di studi di genere, il governatore della Florida Ron DeSantis ha puntato a trasformare l’istituto in un bastione dei valori conservatori.