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 2025  maggio 09 Venerdì calendario

Una minaccia ibrida al Paese.Un allarme che rende necessario «mantenere la vigilanza sulla tutela delle infrastrutture critiche nazionali e nella difesa contro gli attacchi cyber e nello spazio cognitivo», perché esiste un «crescente, insidioso e costante propagarsi di fake news»

Una minaccia ibrida al Paese.
Un allarme che rende necessario «mantenere la vigilanza sulla tutela delle infrastrutture critiche nazionali e nella difesa contro gli attacchi cyber e nello spazio cognitivo», perché esiste un «crescente, insidioso e costante propagarsi di fake news». È il passaggio chiave del Consiglio supremo di difesa che si è riunito al Colle. Con Sergio Mattarella, Giorgia Meloni, i principali ministri del governo. Vigilare per difendere la sicurezza nazionale, dunque. A partire dalle reti di comunicazione, incluse quelle satellitari. Ma anche per reagire all’aggressività degli attacchi hacker. Sono in aumento, con una sospetta matrice russa.
Indicare il pericolo della diffusione di notizie false significa lavorare per arginare il tentativo di condizionare l’opinione pubblica e limitare le interferenze esterne sui processi elettorali. Com’è avvenuto in Romania. Dalla nota finale non arriva una esplicita conferma del fatto che il nodo dei satelliti sia finito sul tavolo della riunione. Risulta però da diverse fonti che di Starlink si sia discusso, come delle possibili alternative. Durante il confronto sarebbe emersa la necessità di prendere tempo, senza assumere decisioni vincolanti. Una parentesi utile ad analizzare l’impatto di un eventuale impiego delle reti di Elon Musk. Di fatto, un’ulteriore frenata rispetto all’offerta del fondatore di Space X. Del tutto compatibile con le perplessità informali del Colle e con i dubbi dell’Europa, che spingono da qualche tempo Palazzo Chigi a guardare anche altrove: al progetto Ue, ma anche all’idea – con tempi di realizzazione ben più lunghi – di una infrastruttura nazionale. Si conferma questa sensibilità, quando si promette di difendere «la sicurezza dell’ambiente sottomarino» e di «scongiurare l’occupazione e la militarizzazione dello spazio».
Proprio il “nodo Starlink” e quello dell’incremento delle spese militari da destinare alla Nato, che «rimane la garanzia primaria per evitare la guerra», sono i dossier che stanno a cuore della Casa Bianca. Per una significativa coincidenza, un’ora prima del Consiglio la premier riceve a Palazzo Chigi il nuovo ambasciatore Usa in Italia, Tilman J. Fertitta. Una visita di cortesia, spiegano dall’esecutivo. Ma da segnalare. Sugli investimenti per la difesa viene ribadito l’impegno al 2% entro il 2025.
Un passaggio molto duro è dedicato alla crisi di Gaza. L’Italia chiede «l’immediata cessazione delle ostilità» per raggiungere infine due Stati «sovrani e indipendenti». Questo proprio mentre il governo israeliano progetta una nuova azione di terra. Occorre scongiurare «una crisi umanitaria senza precedenti» nella Striscia. E serve «il ripristino urgente da parte di Israele delle condizioni che consentano l’assistenza umanitaria della popolazione civile».