Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2025  maggio 09 Venerdì calendario

Dalla messa Regina Coeli all’intronizzazione Attesi 400mila pellegrini

La nuova pagina è stata scritta e la sicurezza è stata garantita pensando già a quanto avverrà nei prossimi giorni fra il Regina Coeli di domenica, guidato alle 12 dalla Loggia centrale di San Pietro da Leone XIV, nuovo Pontefice, in attesa della cerimonia di intronizzazione. Ieri pomeriggio quando dal comignolo della Cappella Sistina si è alzata la fumata bianca, dalla sala Operativa della questura la macchina della sicurezza ha ingranato una nuova marcia. Permettendo di far convogliare a San Pietro e nell’area del Vaticano, in una manciata di minuti, quelle risorse già annunciate. Ovvero 4.500 fra agenti, militari a cui si sono aggiunti i volontari della Protezione civile. «Il sistema sicurezza che è stato messo in campo in questi giorni – ha detto il questore Roberto Massucci nel ringraziare via radio tutti gli uomini – rimarrà come un pezzo di efficienza dell’apparato dello Stato che dimostra che quando si lavora insieme, si ottengono dei risultati straordinari».
Un programma già delineato con l’attenta regia della Prefettura che è stato solo rimodulato permettendo così l’afflusso e il seguente deflusso senza disordini per gli oltre 150 mila fedeli. Tante sono state le persone, infatti, che in meno di un’ora si sono riversate intorno alla Basilica in attesa dell’affaccio dalla Loggia di San Pietro di Robert Francis Prevost, 69 anni, primo Pontefice americano nella storia. Da qui le autorità ripartono, consapevoli dell’esperienza e del successo maturati con la gestione dei funerali di Papa Bergoglio e da ultimo del Conclave, durato appena 24 ore.
IL VERTICE
Oggi pomeriggio in Prefettura si terrà il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza e sì, dovrà essere scritto un altro capitolo che prevederà la gestione del Regina Coeli domenicale e ancor di più della cerimonia di intronizzazione. Il modello – trapela da palazzo Valentini – resterà ancora quello seguito durante le esequie di Papa Francesco e messo a punto grazie a un’ampia condivisione fra le forze dell’ordine e il comparto del volontariato anche a seguito di due grandi esercitazioni che si sono svolte nei mesi scorsi. Le attese sono alte. Perché a San Pietro, sia domenica e ancor di più alla cerimonia a cui parteciperanno anche centinaia di delegazioni straniere, si aspettano non meno di 400 mila persone. E stavolta non dislocate su un ampio perimetro come fu per le esequie del Santo Padre fra il Vaticano e Santa Maria Maggiore ma a San Pietro. Su questo le riflessioni organizzative erano state già ampiamente sviluppate e si lavorerà a un piano che tenga conto di questi numeri e che probabilmente sarà ulteriormente incrementato sul fronte delle forze dell’ordine. Quindi da una parte i fedeli con una piazza San Pietro che sarà costantemente bonificata a cui si accederà ancora attraversando i varchi e sostenendo i controlli con i metal detector. Dall’altra la sicurezza per le delegazioni straniere. «È emozionante, è un onore per il nostro paese. Non vedo l’ora di incontrare papa Leone XIV. È un momento molto significativo», ha commentato ieri il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, lasciando intravedere l’ipotesi che possa tornare a Roma complice proprio la nazionalità del nuovo Pontefice e prendere parte così alla cerimonia di intronizzazione. Ai funerali di Papa Francesco parteciparono 249 delegazioni, molte di più di quelle previste all’inizio e non è escluso che il numero resti alto anche per il prossimo atteso evento.
LE MISURE
Agenti e militari dunque impegnati nelle scorte e una città intera che si rimodulerà anche sul fronte della viabilità, senza impattare sulla cittadinanza. Su San Pietro resterà in vigore la “No-Fly zone” con il sistema anti-droni del “C-uas”. Resteranno poi, tanto domenica quanto nel giorno dell’intronizzazione, i tiratori scelti e i reparti di gruppi specializzati, a partire dall’antiterrorismo. Si valuterà poi se aumentare il numero dei maxischermi attivi mentre grande attenzione sarà riservata infine anche al comparto ferroviario e aereo non potendo escludere l’arrivo già per domenica di migliaia di fedeli americani.