Il Messaggero, 9 maggio 2025
Consiglio di Difesa, frenata su Starlink Crosetto: «Possiamo fare come Musk»
Sulla carta il piatto non è nel menù. In realtà è una delle portate centrali. Si è parlato anche di Starlink durante il Consiglio supremo di Difesa convocato da Sergio Mattarella al Quirinale. Dura due ore il summit con Giorgia Meloni, il Capo dello Stato, i ministri competenti, da Tajani a Crosetto, Piantedosi, Urso, Giorgetti. Affronta il nodo della sicurezza delle infrastrutture strategiche italiane. E il rebus dei satelliti di Musk, l’offerta per una rete che garantisca una connessione sicura e cifrata agli apparati del nostro Paese.
CON O SENZA MUSK
Dalle spesse mura del Quirinale e la coltre di silenzio imposta dal summit trapela, di fatto, una frenata sul progetto Starlink. Spiegano fonti qualificate che una decisione «non è ancora stata presa» sulla scelta della rete di Musk che al governo italiano costerebbe 1,5 miliardi di euro. Insomma «non c’è fretta» e «saranno valutate tutte le implicazioni per la sicurezza nazionale» del progetto Starlink, la società di Space-X di cui il tycoon sudafricano è fondatore e proprietario. E anzi, resta sul tavolo, oltre alla valutazione di un’offerta europea, l’ipotesi di lavorare – con tempi e forse costi più lunghi, da mettere in conto – a una «costellazione satellitare nazionale». A dire il vero il lungo comunicato diffuso dal Consiglio supremo di Difesa a margine del vertice accenna solo brevemente al tema della sfida in orbita. Con un passaggio tuttavia eloquente, con governo e Quirinale a sottolineare «la necessità di scongiurare l’occupazione e la militarizzazione dello spazio». Occupazione manu militari da parte degli Stati ma anche – il messaggio fra le righe – dei privati che aspirano a un monopolio spaziale. Riunione densa di contenuti, ben oltre la norma, quella andata in scena ieri pomeriggio, interrotta dalla fumata bianca e l’affaccio su San Pietro in diretta tv di Prevost, papa Leone XIV. L’Italia «raggiungerà il 2 per cento del PIL per le spese della Difesa, impegno sottoscritto, in ambito Nato, già nel 2014 e rinnovato dai successivi Governi» scrive il governo insieme al Colle nero su bianco nella nota finale. E il tempismo di questo impegno solenne – anche se non è indicata una roadmap precisa per centrare i target – è significativo per più motivi. Un’ora prima del Consiglio, a Palazzo Chigi, la presidente del Consiglio riceve Tilman Fertitta, il nuovo ambasciatore degli Stati Uniti in Italia. Insediato la scorsa settimana a Villa Taverna, l’uomo di Trump a Roma ha più volte in questi mesi ricordato la necessità per l’Italia e gli alleati di aumentare le spese militari. Nel pomeriggio l’impegno ufficiale a proseguire sulla strada che porterà, al summit della Nato, al nuovo target del 3,5 per cento e nei prossimi anni addirittura al 5. Durante il summit Mattarella, Meloni e il governo passano in rassegna le crisi internazionali, ribadiscono al termine l’impegno per «una pace giusta e duratura, fondata sui principi e sui valori della Carta delle Nazioni Unite» in Ucraina.
IL MONITO A TEL AVIV
E c’è un monito a Netanyahu e al suo piano di occupazione per Gaza – al netto di una durissima condanna degli orrori di Hamas – nel passaggio sulla guerra in Medio Oriente. L’Italia, si legge, chiede «il pieno rispetto del diritto internazionale umanitario e della legalità internazionale, la immediata e duratura cessazione dei combattimenti, la liberazione degli ostaggi ancora crudelmente nelle mani di Hamas, il ripristino urgente da parte di Israele delle condizioni che consentano l’assistenza umanitaria alla popolazione civile di Gaza». Tutto si tiene. La sicurezza dei cavi sottomarini, dagli attacchi cyber, l’avviso di «un crescente, insidioso e costante propagarsi di fake news» nello spazio digitale. Come anche la tutela della sicurezza nello spazio, con o senza Elon. Ieri a frenare in mattinata ci ha pensato Crosetto: «Mi colpisce che Musk abbia quasi un monopolio – ha detto – se ce l’ha fatta un uomo solo, possiamo raggiungere questo obiettivo insieme come Paesi».