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 2025  maggio 06 Martedì calendario

Pensione posticipata a 68 anni per il clero

La “speranza di vita” è stata introdotta nel Fondo Clero con un criterio di equità con le altre gestioni del sistema previdenziale. Il sistema è semplice: se la vita media della popolazione aumenta occorre bilanciare i suoi effetti anche sul costo delle pensioni, e questo aumentando l’età minima per l’assegno di vecchiaia dell’Inps.
Partendo dalla riforma del 2012, l’età minima è passata da 65 a 67 anni. Le ultime rilevazioni dell’Istat inducono ora ad un ritocco dei 67 anni (nell’ordine di circa 3 mesi) con un aumento a cascata sulle pensioni per i prossimi anni. Un problema scottante da valutare nelle annuali previsioni di bilancio dello Stato.
Tuttavia sin dalla sua introduzione, la speranza di vita sulle pensioni dei sacerdoti ha prodotto effetti distorsivi sulla normativa del Fondo dei ministri di culto, non recepiti dall’Inps. Occorre risalire al decreto originario sulla speranza di vita (n.78 del 2010) per rendersi conto della disattenzione del legislatore nel regolare l’impatto della speranza nei diversi fondi di previdenza. Per evitare privilegi fu precisato che sono soggetti all’aumento dell’età minima anche i lavoratori regolati da “requisiti ordinamentali”. Si tratta dei dipendenti delle amministrazioni dello Stato (forze di polizia, di sicurezza, vigili del fuoco ecc.) che, per proprio ordinamento, applicavano requisiti per la pensione più favorevoli delle norme generali, anche con notevoli ribassi. Tutti accomunati da una età minima inferiore ai 65 anni in vigore nell’intera previdenza.
Nessuno, negli uffici legislativi, ipotizzò una gestione previdenziale con requisito minimo più alto, quale il Fondo Clero. Sin dal 2003 nella gestione dei sacerdoti occorre rispettare un’età minima di 68 anni di età. La speranza aggrava quindi di un anno intero i pensionamenti nel Fondo. Per gli effetti, con l’età più alta di 69 anni, i sacerdoti sono costretti a prolungare di un anno i versamenti per la pensione, in cambio poi di una rata mensile aumentata di 6 euro (sic).
È auspicabile che il legislatore ne tenga conto nelle sue prossime valutazioni, restituendo al Fondo Clero il rispetto della sua normativa speciale, quanto meno fino a quando anche il sistema generale raggiungerà, aggiungendo la speranza di vita, l’età minima di 68 anni. Il che, si calcola, non avverrà prima del 2035.