corriere.it, 5 maggio 2025
Milly D’Abbraccio a Belve: «Oggi faccio sesso a pagamento, ma solo con gente di un certo livello. Ho amato due donne»
«Nell’hard», dice, «non ho rivali. I miei film sono i più belli in assoluto del cinema porno italiano. Sono arrivata dopo Moana e Cicciolina, ero una pornodiva d’attacco, moderna». «Sono un’attrice prestata al porno», rivendica D’Abbraccio, mentre «le altre non sapevano recitare».
A proposito di Moana Pozzi, D’Abbraccio dice: «L’hanno accusata troppe volte in vita e decantata molto da morta». «Troppo?», domanda Fagnani. «No. Però è inutile fare quelli che quando è in vita dicono “è una prostituta, una zoccola” poi quando muore dicono invece “è una santa"!». «Dopo la morte di Moana», prosegue, «sono rimasta io l’ultima pornodiva».
La conversazione tra le due si sposta poi sul tema dell’amore: «Ha più amato o è stata più amata?», le chiede Fagnani. «Ho amato le persone sbagliate. In 60 anni ho avuto 10 anni di relazione con due donne. La parte sessuale ed erotica con le donne è meglio, ma nella vita sono più pesanti, e ho detto: torno con i maschi» rivela D’Abbraccio.
Nello studio di Belve, l’attrice confida a Fagnani che suo padre «è stato uno dei primi scambisti in Italia». «Evidentemente mi ha trasferito qualcosa di erotico», commenta, «ecco perché mi sono avvicinata al mondo dell’hard».
D’Abbraccio per la prima volta rivela i contorni della sua scelta di fare incontri sessuali a pagamento con i fan. A quel punto la giornalista le chiede se si «definirebbe una escort». «Diciamo che mi sono addentrata nel mondo delle escort», risponde lei, «perché ormai il sex symbol nell’immaginario erotico degli uomini non è più la pornodiva». D’Abbraccio spiega poi di approcciarsi solo a «gente di un certo livello, facendo quasi un casting». Fagnani le ricorda che in passato aveva detto che «stava pensando di buttarsi sul sadomaso…». «È vero», conferma l’attrice. «Se pensi che le persone ti pagano, anche 10 mila euro, per farsi maltrattare, per camminare quattro zampe, mangiare in una ciotola.. e poi ti pagano! Io due pensieri me li faccio, forse quasi quasi!».