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 2025  maggio 03 Sabato calendario

Il Giappone valuta l’arma dei Treasury contro i dazi di Trump

Il Giappone potrebbe utilizzare le sue massicce riserve di titoli di Stato americani come strumento di pressione nei negoziati commerciali con l’amministrazione Trump. A suggerirlo è stato il ministro delle Finanze Katsunobu Kato in un’intervista televisiva, dove ha sottolineato che “ogni opzione deve restare sul tavolo” durante i colloqui bilaterali, inclusa la gestione delle partecipazioni giapponesi nel debito pubblico statunitense.
Con circa mille miliardi di dollari in Treasury, il Giappone è uno dei principali creditori degli Stati Uniti, al pari della Cina. Una posizione che, secondo alcuni osservatori, potrebbe trasformarsi in un’arma negoziale efficace, soprattutto in un momento in cui i rapporti commerciali con Washington si sono inaspriti dopo l’introduzione unilaterale di dazi da parte del presidente Trump, che ha colpito anche alleati strategici come Tokyo.
Le parole di Kato segnano un cambio di tono rispetto a dichiarazioni precedenti, quando escludeva un simile utilizzo delle riserve. Tuttavia, analisti e mercati restano cauti: una vendita massiccia di Treasury potrebbe danneggiare anche il Giappone stesso, innescando turbolenze finanziarie e riducendo il valore delle restanti partecipazioni.
A peggiorare il quadro ci sono anche le critiche di Trump, secondo cui Tokyo starebbe manipolando lo yen per favorire le esportazioni. Accuse che il governo giapponese continua a respingere.