ilmessaggero.com, 3 maggio 2025
Trump cambia aereo: l’addio momentaneo all’Air Force One della Boeing e il nuovo super lussuoso jet (usato dal governo del Qatar)
Non sarà più l’Air Force One della Boeing a trasportare Donald Trump. O almeno, per il momento. A causa dei ritardi per la fornitura dei due nuovi aerei presidenziali, il presidente degli Stati Uniti ha deciso di muoversi diversamente, ordinando direttamente un nuovo lussuoso jet privato. Secondo il Wall Street Journal, il comandante in capo riceverà un L3Harris dotato di suite, sontuosi tappeti, divani in pelle e altro ancora, un tempo di proprietà del governo del Qatar.
Il nuovo jet (da 400 milioni di dollari)
Curati dal famoso studio di interior design francese Alberto Pinto Cabinet, gli interni di questo aereo vantano pareti e arredi color oro, che ricordano la sontuosa casa di Trump nella Trump Tower. Il jet, inizialmente quotato per 400 milioni di dollari e considerato uno dei più lussuosi al mondo, fungerà da aereo provvisorio mentre il presidente degli Stati Uniti attende che la Boeing completi i lavori sull’attuale flotta presidenziale.
Nonostante L3Harris non sia un nome noto come Boeing, ha la particolarità di essere il sesto più grande appaltatore della difesa degli Usa. Un fatto, questo, che potrebbe aver influito (e non poco) nella scelta del tycoon.
Incaricata durante il primo mandato di Trump di consegnare una nuova coppia di jet all’avanguardia per sostituire quelli vecchi (in servizio fin dall’amministrazione di George Bush), la Boeing non è riuscita ancora a terminare la costruzione dei nuovi aerei. Il progetto, dal valore di 3,9 miliardi di dollari, doveva infatti essere completato lo scorso anno, ma una serie di problemi con i fornitori e con l’ingegneria ha fatto sì che il progetto richiedesse anni e superasse il budget di miliardi. Fatto, questo, che avrebbe portato alcuni funzionari dell’amministrazione Trump a parlare della possibilità di fare causa alla Boeing, oltre a spingere il presidente ad incaricare Elon Musk a provare ad accelerare le cose, autorizzandolo a dare all’azienda un margine di manovra su alcune normative imposte dall’Aeronautica Militare e dalla Casa Bianca.