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 2025  maggio 01 Giovedì calendario

Biografia di Angelo Bagnasco

Vito Sibilio, Nuovo Giornale Nazionale

Angelo Bagnasco è nato il 14 gennaio del 1943. Il Cardinale Giuseppe Siri ordinò Bagnasco sacerdote il 29 giugno 1966. Per oltre vent’anni, Bagnasco servì come viceparroco a Genova, dieci dei quali trascorsi anche insegnando in seminario. Per molti anni, lavorò con studenti universitari e studenti delle scuole superiori, compresi gli Scout, aiutandoli a provvedere alle loro necessità pastorali. In seguito, ha continuato un lavoro simile, dirigendo l’ufficio catechistico della diocesi di Genova. Nel 1998 ha ricevuto la consacrazione episcopale dall’arcivescovo Dionigi Tettamanzi. Bagnasco ha acquisito una profonda conoscenza dell’Italia grazie alla sua nomina unica ad arcivescovo dell’Ordinariato Militare d’Italia nel 2003, incarico che ha ricoperto fino al suo trasferimento a Genova come arcivescovo nel 2006, e alla nomina da parte di Benedetto XVI a presidente della Conferenza Episcopale Italiana, carica che ha ricoperto per un decennio, dal 2007 al 2017. Il diffuso rispetto di cui ha goduto tra i suoi confratelli vescovi si è manifestato nella sua elezione a presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa, che ha guidato dal 2016 al 2021. Il Papa ha accettato le dimissioni del cardinale Bagnasco da arcivescovo di Genova nel maggio 2020, all’età di settantasette anni. Il Cardinale Bagnasco è ampiamente stimato come uomo di acuta intelligenza, elevata cultura, profonda compassione e intensa spiritualità, capace di combinare queste qualità con amabilità e gentilezza. Felice difensore dell’insegnamento ortodosso della Chiesa nella pubblica piazza, Bagnasco si è battuto duramente per la fede e l’insegnamento morale della Chiesa nell’arena politica, arrivando a richiedere guardie del corpo per la sua protezione. Il Cardinale Bagnasco ha fermamente difeso l’Humanae Vitae e nel 2014 si è opposto alla “Proposta Kasper” che permetteva la Santa Comunione ai divorziati “risposati” in alcuni casi. Si è fermamente opposto alle unioni civili omosessuali. Rifiuta l’universalismo, si oppone alla fine del celibato sacerdotale obbligatorio e all’ordinazione diaconale delle donne, e si è espresso contro la persecuzione dei cristiani. Ha a lungo difeso le radici cristiane dell’Europa e ha spesso affrontato la crisi degli abusi sessuali da parte del clero, sollecitando la fine degli insabbiamenti. Ha chiesto maggiore trasparenza nelle finanze della Chiesa. Il Cardinale Bagnasco ha sostenuto l’importanza dell’Eucaristia e della liturgia ed è un sostenitore della conservazione della Messa latina tradizionale. Sebbene ora ufficialmente in pensione, nel 2021 il Vaticano ha richiamato Bagnasco dal suo ritiro per indagare sulle accuse di abusi contro un alto prelato polacco. Dal carattere mite, affidabile, coraggioso e discreto, Angelo Bagnasco continua a essere considerato un potenziale papa, qualora i cardinali votanti desiderassero che il papato tornasse al suo tradizionale occupante italiano e preferissero un paio di mani sicure e conservatrici dopo le divisioni interne alla Chiesa durante gli anni di Francesco. Tuttavia egli non entrerà in conclave per la sua età. Oltre all’italiano, la sua lingua madre, il Cardinale Bagnasco non risulta padroneggiare altre lingue. Non si è espresso sulle benedizioni alle coppie gay, sugli accordi con la Cina e sulle restrizioni al rito antico, mentre è equidistante tra le varie posizioni sulla sinodalità.