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 2025  maggio 01 Giovedì calendario

Intervista a BigMama: «Il mondo va indietro, diritti minacciati. Ho perso la fede ma adoro il mio parroco»

«Cicciona, fai schifo, vatti a nascondere... me lo sentivo dire ogni giorno e con quelle parole ho iniziato il discorso al mio primo Concertone, tre anni fa», ricorda Big Mama che nel 2022 dal Primo Maggio di piazza San Giovanni ha iniziato la sua scalata nell’urban pop.
Aveva 22 anni.
«Tremavo, però mi sono liberata: “Mi avete bullizzata per tutta la vita, guardate dove sono ora”. E mentre parlavo le persone cantavano: “Sei bellissima”. A me? Non me lo aveva mai detto nessuno».
Nel 2024 ha presentato la maratona rock con Ermal Meta e Noemi. Siete stati riconfermati. Oggi tornerete sul palco tutti e tre.
«Parleremo di sicurezza, lavoro, donne, uguaglianza, diritti. Siamo persone e tutti meritiamo una vita degna».
Lei, Ermal e Noemi canterete insieme «Albachiara» di Vasco Rossi, «Diavolo in me» di Zucchero, «One» degli U2, «I kissed a girl» di Katy Perry e «Human» dei The Killers.
«Sono legata a Diavolo in me, un omaggio a Zucchero e a Salmo, il mio artista preferito, che l’ha fatta spesso».
Sente di avere il diavolo in corpo?
«Oddio, dipende, certo sono lesbica – ride, poi torna seria —. Per una vita ho avuto le mani ricoperte da anelli con i teschi, le unghie nere, i vestiti dark. Ma sto dalla parte opposta del demonio anche se non sono una persona religiosa».
Mai stata?
«Ho smesso in prima superiore: quando la vita è difficile fai fatica a credere a un’entità che permette quello che ti sta succedendo. Ma credo nel karma e nelle energie umane. Amo da morire don Rocco, il parroco del mio paese, San Michele di Serino, un prete all’avanguardia».
L’ha aiutata?
«Mi ha detto: “Non credi in Dio, ma quello che fai con la musica e i messaggi di rispetto e amore per il prossimo è la cosa più religiosa che ci sia”. Il diavolo è in chi mi nega di amare e avere dei figli in Italia».
Ce l’ha con il governo?
«Mi tengo lontana dalla politica. Ma non capisco come si possano negare l’amore, l’uguaglianza, i diritti».
«Voglio famiglia con te, ma siamo in Italia/Qua il problema siamo io e te/ Mica la mafia», rappa nel singolo «San Junipero».
«È nata come una canzone d’amore per la mia ragazza Lodovica. C’è dentro un messaggio: non capisco la ragione dell’attuale arretramento. Qual è la paura, che un giorno gli omosessuali domineranno il mondo? Ma per favore!».
Sposerebbe Lodovica?
«Sarebbe come vivere un giorno felice in una vita infelice perché il mondo non ti riconosce
. Sono cresciuta in una casa dove regna l’amore e voglio una vita piena d’amore, in un posto mio, con una compagna. Perché mi devo sentire diversa? Stiamo arretrando e questo rende triste la mia generazione».
Ha detto: «La musica mi ha salvata».
«Da piccolina non riuscivo a parlare con nessuno e scrivere sul foglio mi aiutava».

Anche quando le fu diagnosticato il linfoma di Hodgkin.
«No, è stata la medicina a salvarmi, io sono una sopravvissuta. La musica però mi impegnava mentre facevo la chemioterapia. Per sette mesi sono rimasta chiusa in casa. In quel momento, il più brutto della mia vita, ho capito cosa volevo: anche quando stavo per morire e non avevo mezzo capello in testa il mio pensiero fisso era di tornare a scrivere e cantare».
Si ispira a Raffaella Carrà?
«Mi piacerebbe saper presentare, ballare, recitare, essere una showgirl. Raffaella è un punto di riferimento. Con lei la rivoluzione è partita da un ombelico, però era l’ombelico di una donna che non si era mai visto in tv».
Con Gabriele Corsi farà la telecronaca dell’Eurovision Song Contest.«Ho avuto una benedizione da Mara Maionchi che mi ha abbracciata: “Sono felice che prenda tu il mio posto”».
Tifa per Lucio Corsi o Gabry Ponte?
«Tutti e due. Il mio pronostico: con Gabry San Marino potrebbe passare in finale; Lucio con la sua verità affascinerà l’Europa».
Olly ha vinto Sanremo e ha rinunciato all’Eurovision.
«La sua priorità sono i concerti. Ci vuole coraggio a dire di no. Lo stimo e rispetto la sua scelta, anche se io su quel palco ci salirei di corsa».