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 2025  aprile 30 Mercoledì calendario

In Turchia nuova ondata di arresti in vista del Primo Maggio

La polizia turca ha effettuato nuovi raid questa mattina nelle città di Istanbul, nella capitale Ankara e a Smirne. Decine gli arrestati, tutti accusati di aver lanciato appelli e organizzato cortei che sfidano i divieti del Ministero degli Interni relativi ai festeggiamenti della giornata del Primo Maggio, festa dei lavoratori.
A Istanbul, dove ieri sono state arrestate 76 persone, stamattina sono stati spiccati altri 30 ordini di arresto: 8 persone sono finite in manette per aver diffuso un video appello che invita a sfidare le autorita’’ a Piazza Taksim, altre 14 per aver lanciato messaggi provocatori, 8 sono attualmente i ricercati.
Nella capitale Ankara sono stati effettuati 16 arresti per presunti legami con l’organizzazione brigatista rivoluzionaria THKP-C. A Smirne, storica roccaforte dell’opposizione, attivisti e studenti sono finiti in manette questa mattina per messaggi provocatori. In base a quanto reso noto dall’arresto del sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu, risalente al 19 marzo scorso, a oggi, 60 persone sono state arrestate per aver preso parte a manifestazioni non autorizzate, oltre a 41 presunti membri di organizzazioni brigatiste rivoluzionarie come la gia’ citata THKP-C, costola dell’altro gruppo DHKP-C, che anche negli ultimi anni ha rivendicato atti terroristici in Turchia.
Le operazioni sono scattate in seguito all’ennesimo evento a festeggiare la Festa dei Lavoratori nella centralissima e simbolica Piazza Taksim. Una decisione presa dalla prefettura di Istanbul, la replica di quanto avvenuto negli anni passati. Al contrario il governo vuole che le manifestazioni abbiano luogo in un’apposita area eventi della metropoli sul Bosforo. Una regola che diverse organizzazioni di lavoratori, sindacati e partiti di opposizione non accettano proprio per il grande significato simbolico rivestito da Piazza Taksim.