ilfattoquotidiano.it, 30 aprile 2025
Impiccato uomo del Mossad in Iran: accusato di essere un “agente di alto rango” degli 007 israeliani
Un cappio stretto al collo all’alba, giustiziato dalla Repubblica islamica perché colpevole di “guerra a Dio” (Moharebeh) e di “corruzione in Terra”. Il cittadino iraniano Mohsen Langarneshin è stato impiccato questa mattina: era stato arruolato dal Mossad nel 2020 ed era diventato un “agente di alto rango” dei servizi segreti israeliani. Accusato di “stretta collaborazione con alti ufficiali israeliani” e di aver consegnato del denaro da parte loro, era anche ritenuto colpevole di aver facilitato tecnicamente e logisticamente le operazioni del Mossad in Iran: fra queste, un attacco a un centro industriale del Ministero della Difesa e l’assassinio di un membro delle Guardie Rivoluzionarie, Hassan Sayyad Khodaei, nel maggio 2022. Langarneshin aveva inizialmente confessato pubblicamente, ritirando poi quanto dichiarato e affermando di essere stato costretto a parlare. La famiglia ha ripetutamente dichiarato di potere dimostrare la sua innocenza, ma le autorità iraniane hanno sempre rifiutato di esaminare le prove della difesa.