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 2025  aprile 30 Mercoledì calendario

Missili supersonici a due passi dalla Cina: l’accordo che spiazza Xi

Il Vietnam è pronto a finalizzare un accordo con l’India per l’acquisizione di missili da crociera supersonici BrahMos. Il valore complessivo dell’operazione? 700 milioni di dollari. In caso, come è probabile, di fumata bianca, questi missili saranno utilizzati dai sistemi lanciati da aerei e da terra di Hanoi, compatibili con i jet Su-30 dell’aeronautica militare vietnamita, rafforzando così il recente impegno del Paese verso una forza di difesa più moderna. Secondo l’Indian Defence Research Wing, la finalizzazione dell’intesa è prevista nelle prossime settimane. Il Vietnam sarà il secondo paese in Asia ad acquisire questi missili – missili che preoccupano la Cina date le loro caratteristiche – dopo l’accordo siglato dalle Filippine nel 2021 per una variante a tre batterie con base a terra, per un valore di 362 milioni di dollari.
Il missile indiano che preoccupa la Cina
Come ha spiegato il sito The Defense Post, il BrahMos è un missile da crociera supersonico a medio raggio a getto d’aria, in grado di raggiungere una velocità tre volte superiore a quella del suono. Nello specifico, è dotato di un propulsore a propellente solido che fornisce al sistema l’accelerazione iniziale e di un sistema ramjet a combustibile liquido che consente una velocità di Mach 3. È dotato inoltre di una testata semiperforante da 200 a 300 chilogrammi e le sue molteplici varianti gli consentono di essere lanciato da sistemi di lancio terrestri, marittimi e aerei a seconda della gittata operativa preferita. Traccia i suoi bersagli con piattaforme INS e SatNav integrate, e si affida ad un sistema di puntamento radar attivo. Tra i potenziali futuri operatori del BrahMos figurano Brasile, Indonesia e Malesia.
Anche le Filippine, come detto, hanno fatto compere dall’India. In particolare, Manila ha acquisito il sistema missilistico da crociera antinave BrahMos basato a terra e altre attrezzature militari. Nel 2021 il Dipartimento di gestione del bilancio filippino ha emesso due ordini speciali di rilascio di assegnazioni (SARO) del valore di 1,3 miliardi di pesos (25,4 milioni di dollari) e 1,5 miliardi di pesos (29,3 milioni di dollari). La consegna del primo lotto di missili è avvenuta ad aprile 2024, mentre il secondo lotto è stato spedito via mare pochi giorni fa. La mossa di Manila segna un passo significativo nel rafforzamento delle capacità di difesa delle Filippine, in particolare per la protezione delle loro acque territoriali nel Mar Cinese Meridionale, una zona di crescente tensione con la Cina.
Alta tensione nel Mar Cinese
Il rafforzamento missilistico di numerosi Paesi del Sud-Est asiatico non ha evidentemente ancora avuto effetto. La Cina e le Filippine, per esempio, hanno issato le rispettive bandiere su minuscoli banchi di sabbia nel Mar Cinese Meridionale, rivendicando contrapposte sovranità in acque strategiche, considerate un potenziale focolaio di conflitto globale. I vessilli sono spuntati a Sandy Cay, una serie di tre banchi di sabbia disabitati che si trovano nei pressi di un avamposto militare filippino nelle contese isole Spratly.
Le immagini sono state diffuse mentre le forze armate statunitensi e filippine stanno svolgendo la loro più grande esercitazione militare congiunta annuale di sempre in acque vicine, e solo poche settimane dopo che il Segretario alla Difesa statunitense Pete Hegseth ha promesso di rafforzare l’alleanza militare degli Stati Uniti con le Filippine per “ristabilire la deterrenza” e contrastare “l’aggressione della Cina” nella regione, durante il suo primo viaggio in Asia.
Circondato dalla Cina e da diverse nazioni del Sud-Est asiatico, parti del vitale Mar Cinese Meridionale sono rivendicate da più governi, ma Pechino ha rivendicato la proprietà di quasi tutta la via d’acqua, sfidando una sentenza di un tribunale internazionale.