ilgiornale.it, 30 aprile 2025
Maxi accordo sui missili: così la Nato blinda l’Europa
Fumata bianca a Varsavia tra due importantissime aziende impegnate nel settore della Difesa: la polacca WB Group e la sudcoreana Hanwha Aerospace. Le due parti hanno firmato un accordo per costruire una joint venture, in Polonia, specializzata nella produzione di missili per il sistema di lancio multiplo Chunmoo. L’intesa sui missili CGR-080 è stato messo nero su bianco da Piotr Wojciechowski, presidente del WB Group, e Billy Boo Hwan Lee, capo del Hanwha Aerospace PGM Business Group, alla presenza di alti funzionari del governo polacco e dell’ambasciatore coreano in Polonia. In base all’accordo, Hanwha deterrà una quota di maggioranza del 51% nella nuova entità, mentre WB Electronics (una controllata del Gruppo WB) controllerà il restante 49%.
L’accordo per produrre più missili
La joint venture, che inizierà le operazioni dopo l’approvazione del Comitato Antimonopolio polacco, prevede di commercializzare i missili ad altri clienti europei. “Nel 2024 abbiamo firmato un secondo accordo per 72 sistemi Homar-K Chunmoo. Questa è la prima fase del trasferimento della tecnologia di produzione dei lanciatori Chunmoo in Polonia”, ha dichiarato il Segretario di Stato presso il Ministero della Difesa Nazionale polacco, Pawel Bejda, durante la cerimonia. “La fase successiva è la produzione di munizioni, in particolare di missili per questi lanciatori Chunmoo. Abbiamo la garanzia che entro tre anni i primi missili usciranno dalla linea di produzione dell’azienda, già costituita da WB Electronics e Hanwha Aerospace”, ha aggiunto lo stesso Bejda.
"Riteniamo che la joint venture contribuirà alla crescita della capacità industriale polacca, nonché alla modernizzazione delle Forze Armate polacche. Grazie a questo impegno, le nostre industrie avranno anche l’opportunità di entrare congiuntamente in nuovi mercati europei con tecnologie missilistiche competitive e collaudate in combattimento”, ha invece spiegato Boo Hwan Lee. La cooperazione tra WB Electronics e Hanwha Aerospace è una chiara dimostrazione di come le industrie della Difesa polacca e coreana possano completarsi a vicenda, tanto più in un simile momento storico, con la Nato – alleanza della quale la Polonia è parte integrante – interessata a blindare i propri confini da ogni possibile ingerenza nemica.
Polonia in prima fila
Come ha spiegato il portale Breaking Defense, la Polonia ha fin qui ordinato un totale di 290 sistemi Homar-K, composti da un modulo lanciatore K239, un telaio per camion Jelcz P882.57 TS T45 8×8 e un sistema di gestione del combattimento nazionale Topaz, prodotto da WB Group. I lanciatori sono stati ordinati in due lotti: 218 a novembre 2022 e altri 72 ad aprile 2024 (12 di questi ultimi lotti saranno prodotti in Corea e 60 in Polonia). I sistemi sono stati acquistati insieme a un pacchetto logistico, addestramento e munizioni. Ci sono già 90 Homar-K operativi a Varsavia, mentre le consegne di tutti i sistemi per l’esercito polacco dovrebbero essere completate entro il 2029.
Ricordiamo anche che lo scorso dicembre l’Agenzia per gli Armamenti del Ministero dell’Interno polacco ha firmato un contratto del valore di 131 milioni di dollari con il Gruppo WB per la fornitura di sistemi di protezione progettati per la ricognizione aerea e la copertura aerea delle aree operative dei battaglioni dell’esercito polacco equipaggiati con
il sistema Homar-K. La protezione delle forze include diverse centinaia di droni FlyEye e X-Fronter, nonché il sistema di ricognizione elettronica FP-Spectre, integrato con il sistema di gestione del traffico aereo Topaz.