ilmessaggero.it, 30 aprile 2025
Bayesian, via alla maxi-operazione per recuperare il relitto: dal taglio dell’albero alla cassaforte, tutti i nodi
Inizieranno sabato 3 maggio le operazioni di recupero del relitto del Bayesian naufragato lo scorso 19 agosto nella rada del porto di Porticello su di un fondale di circa 50 metri. I lavori saranno eseguiti dalle società Hebo Maritiemservice e Smit International che utilizzeranno le unità Hebo Lift2 e Hebo Lift 10.
Le operazioni avranno una durata stimata tra i 20 e i 25 giorni. Prima del sollevamento della nave, per ragioni di sicurezza, è previsto il taglio dell’albero. Una volta riportati in superficie nave e albero verranno posti a disposizione della procura di Termini Imerese, nel porto della cittadina. Sarà un intervento di recupero delicatissimo e spettacolare: due grandi chiatte, una gru galleggiante gigantesca, droni e veicoli sottomarini. E per garantire sicurezza e segretezza alle operazioni anche una zona interdetta di 600 metri di raggio dal punto di affondamento.
La notte dello scorso 19 agosto la barca colò a picco durante una forte tempesta che trasformò in tragedia la vacanza voluta dal magnate Mike Lynch, uno degli imprenditori più ricchi e influenti del Regno Unito, per festeggiare con gli amici la felice conclusione delle sue grane giudiziarie. Nel naufragio morirono in sette: lui, sua figlia diciottenne Hannah, il presidente di Morgan Stanley International Jonathan Bloomer e la moglie Judy, l’avvocato Chris Morvillo e la moglie Neda e il cuoco di bordo Recaldo Thomas. Quindici i superstiti: tutti gli altri membri dell’equipaggio e altri sei passeggeri fra cui la moglie dell’imprenditore, Angela Bacares. Sull’operazione vigilerà la procura di Termini Imerese che ha iscritto nel registro degli indagati per omicidio plurimo e naufragio colposo il comandante James Cutfield, l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e il marinaio di guardia in plancia Matthew Griffith.
Il recupero del relitto consentirà ai consulenti del pm di analizzare lo scafo per capire cosa possa essere successo quella notte a una barca considerata inaffondabile. Errore umano? Cedimento strutturale? Guasto? Sabotaggio? L’intervento avrebbe dovuto iniziare questa mattina – 30 aprile – ma il mare grosso ha costretto le chiatte, in navigazione dall’Olanda dove ha sede la società Smit Salvage che si occupa delle operazioni, a un ritardo di uno o due giorni. Sulla prima piattaforma ci sarà tutta la strumentazione da utilizzare nelle fasi preliminari. È stato programmato infatti il taglio del celebre albero in acciaio di 72 metri, il più alto del mondo, all’altezza del boma con tutti i cavi che lo collegano alla barca.
Per ragioni di sicurezza verrà utilizzata una sega comandata a distanza. Dopodiché interverrà la gru galleggiante Hebo Lift 10, una delle più alte d’Europa, a bordo della seconda chiatta. Lo scafo, lungo 56 metri e adagiato sulla fiancata destra, verrà imbragato con cavi d’acciaio e sollevato dal fondale dove si trova a 49 metri di profondità. Una volta riportato in superficie verrà trasferito in un capannone di Termini Imerese, non distante da Porticello, e lì sarà esaminato dopo aver fatto il debunkering, cioè lo svuotamento dei serbatoi dove ci sono oli e 18 mila litri di carburante.
All’interno del Bayesian c’è anche una cassaforte che potrebbe contenere documenti riservati. Si era detto di hard diskcon dati d’interesse per i governi stranieri, considerato che una delle società fondate da Lynch, detto anche il «Bill Gates britannico», collabora con i servizi di intelligence di vari Paesi, fra cui Regno Unito, Stati Uniti e Israele. E qui prenderebbe corpo le teoria del sabotaggio. A Porticello arriveranno anche gli investigatori della «Marine Accident Investigation Branch» del Regno Unito, oltre a decine di uomini della Guardia Costiera nella doppia veste di polizia giudiziaria e marittima. Tempi previsti per il recupero: entro metà maggio. Costo dell’operazione, 30 milioni di dollari. Scuciti per intero dagli assicuratori del Bayesian.