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 2025  aprile 29 Martedì calendario

Larry Fink, lo stipendio d’oro del capo di Blackrock e il no dei fondi azionisti: «Ingiustificato»

Larry Fink è a capo di Blackrock, il più grande asset manager del mondo, con 11.600 miliardi di dollari gestiti. Eppure il potentissimo ceo, che chiede pubblicamente al presidente americano Donald Trump di fare marcia indietro sui dazi e si permette di rivolgersi all’ex presidente della Bce, Mario Draghi, solo con il nome di battesimo, si trova a difendere il proprio stipendio davanti ai suoi azionisti per il secondo anno consecutivo.
Questa volta nel mirino sono circa 6,5 milioni di dollari. Institutional Shareholder Services (Iss), uno dei più influenti consulenti dei fondi istituzionali, ha raccomandato di votare contro il pacchetto retributivo di Fink alla prossima assemblea degli azionisti di Blackrock in programma il 15 maggio, accusando il gestore di non aver risposto adeguatamente alle critiche sollevate già nel 2024, quando solo il 59% degli investitori aveva approvato il compenso di Fink.
L’Iss stima che la retribuzione effettiva di Fink sia di circa 36,7 milioni di dollari, rispetto ai 30,1 milioni dichiarati dalla società, con un aumento del 33% rispetto al 2023. Inoltre, nonostante Blackrock abbia consultato i suoi 50 maggiori azionisti dopo l’esigua maggioranza di approvazione del piano retributivo dello scorso anno, l’Iss ritiene che gli sforzi per affrontare le preoccupazioni siano stati insufficienti.
Secondo il proxy advisor, la società ha evitato di concedere premi una tantum nel 2024, ma non ha chiarito come il feedback degli azionisti influenzerà le decisioni future. Inoltre, nonostante la trasparenza si aumentata, le nuove dichiarazioni della società forniscono «pochissime informazioni aggiuntive» su come vengono determinate le retribuzioni.
Particolarmente controverso è il nuovo programma di «carried interest» lanciato a febbraio, che secondo Iss «aumenterà probabilmente la complessità del pacchetto retributivo». Questo incentivo, legato ai mercati privati, darà a Fink una parte dei profitti generati dai fondi di private market, senza apparentemente sostituire altre componenti della sua remunerazione.
Blackrock ha difeso la propria posizione, affermando di avere «una cultura consolidata basata sul rapporto tra pagamento e performance» e che il 2024 è stato «un anno di svolta per ricavi, afflussi netti e altri parametri finanziari». Sebbene il voto non sia vincolante, una bocciatura sarebbe un nuovo smacco per il «re» della finanza newyorchese.