corriere.it, 29 aprile 2025
Chiara Ferragni diventa azionista di maggioranza del suo brand: «Mi assumo il peso e la bellezza di guidare, decidere, cambiare»
Chiara Ferragni diventa azionista di maggioranza della società che controlla l’omonimo brand. Ad annunciarlo è la stessa imprenditrice digitale cremonese con dei post sulla sua pagina Instagram condivisi con l’account Chiara Ferragni Brand. Il titolo è «To new starts and to whatever they might be», ai nuovi inizi e a qualunque cosa possa essere. La società è la Fenice srl, titolare dei marchi, fulcro del piccolo impero travolto dal pandoro-gate. Chiara Ferragni deteneva il 32,5% del capitale e i suoi soci Paolo Barletta il 40% e Pasquale Morgese il 27,5%. Ora l’influencer ha il controllo del 99%.
«Oggi voglio raccontarvi una cosa – scrive Ferragni -: sono per la prima volta diventata azionista di maggioranza di Chiara Ferragni Brand. Non è solo una questione di quote o di percentuali, è un inizio. Questa decisione è un passo concreto. la scelta di rimettere le mani sulla mia storia, senza delegare, senza più far finta che tutto vada bene quando non va. È assumersi il peso e la bellezza di guidare, decidere, cambiare. È essere libera per la prima volta nel portare avanti il mio brand e il mio nome».
La situazione economica del suo brand è critica. Il bilancio del 2023 si era chiuso con ricavi ancora sostanziosi intorno agli 11-12 milioni rispetto al picco dei 14,3 milioni del 2022. Però il 2023 aveva scontato relativamente il contraccolpo del caso Balocco, divampato a dicembre di quell’anno.
L’impatto violento è stato sul 2024 che, secondo quanto emergerebbe dai conti parziali al 30 novembre, ha visto un crollo verticale dei ricavi. Il brand Chiara Ferragni avrebbe prodotto poco meno di 2 milioni di fatturato con perdite cumulate (2023 e 2024) a circa 10 milioni. I costi della Fenice sono stati tagliati in modo drastico (nel 2025 saranno pari a un milione), il numero dei dipendenti si è ridotto a otto (erano il doppio) e la società ha lasciato i suoi uffici per trasferirsi nella sede di Sisterhood, la holding dell’influencer.
«Non voglio raccontare una favola, le favole non esistono – prosegue Ferragni nel brand -. Ma so che sto provando a costruire qualcosa di nuovo. Con fatica, lucidità e responsabilità. Non vi racconterò una rinascita perfetta, quella non sto riuscendo a viverla nemmeno io. Vi racconterò la realtà, fatta di alti e bassi, imperfetta, mia. È questo è l’unico punto da cui ripartire».