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 2025  aprile 29 Martedì calendario

Dazi, video della Cina a Trump: “Non ci inginocchiamo davanti a un prepotente. È come bere veleno”

“La Cina non si inginocchierà”. Macchina della propaganda molto in funzione ultimamente contro i dazi di Donald Trump. Questa mattina il ministero degli Esteri cinese ha pubblicato un video di due minuti nel quale si ribadisce il concetto che Pechino non cambierà posizione riguardo “all’imposizione sconsiderata dei dazi da parte degli Stati Uniti”, sostenendo che lo fa anche per il bene del resto del mondo che non dovrebbe piegarsi al bullismo americano. “Avete mai sentito parlare dell’occhio del ciclone?”, domanda la voce narrante all’inizio della clip. “Sembra tranquillo per un attimo, ma in realtà è una trappola mortale. Gli Stati Uniti hanno scatenato una tempesta tariffaria globale e hanno deliberatamente preso di mira la Cina, costringendo le altre nazioni a limitare il commercio con la Cina. Inchinarsi davanti a un prepotente è come bere veleno per placare la sete. La storia ha dimostrato che il compromesso non porta alla clemenza. Inginocchiarsi porta solo a subire ulteriori prepotenze. La Cina non si inginocchierà, perché sappiamo che difendere noi stessi mantiene viva la possibilità di cooperazione. La Cina non farà marcia indietro, così le voci dei deboli potranno essere ascoltate. Tutti i bulli sono solo tigri di carta. Gli Usa non rappresentano il mondo intero, il loro commercio rappresenta meno di un quinto del totale mondiale. Gli imperialisti sono sempre arroganti”. Per poi concludere, dando alla Cina una sorta di guida globale contro la guerra commerciale scatenata dall’America: “Qualcuno deve farsi avanti con la torcia in mano per dissipare la nebbia e illuminare il cammino da percorrere. Quando tutte le nazioni si ergono fiere il mondo abbatterà le barriere dell’egemonia. Per la Cina, per il mondo, dobbiamo alzarci e continuare a lottare”.
Le parole del video ricalcano quanto aveva già detto ieri il ministro degli Esteri Wang Yi, in Brasile per il vertice dei Brics. “Gli Stati Uniti, che hanno a lungo beneficiato enormemente del libero commercio, stanno ora arrivando al punto di utilizzare i dazi come merce di scambio per imporre prezzi esorbitanti a tutti i Paesi. Se si sceglie di rimanere in silenzio, scendere a compromessi e tirarsi indietro, si otterrà solo che il bullo vorrà spingersi oltre”.
Sia il video sia le parole di Wang sottolineano il tentativo della Cina di presentarsi come baluardo del libero scambio, mentre i dazi statunitensi minacciano di stravolgere il commercio globale. Pechino ha ripetuto molte volte negli ultimi giorni che le porte per i colloqui con gli Usa sono “spalancate” ma che prima l’America deve rimuovere tutti i dazi e poi se ne può parlare, sulla base dell’uguaglianza e del rispetto reciproco, negando invece che negoziati siano già in corso (come sostiene invece Trump).
Il leader Xi Jinping oggi ha visitato Shanghai, capitale economico-finanziaria del Paese. Alla New Development Bank (la banca dei Brics), ha incontrato la presidente dell’istituto Dilma Rousseff (“lo sviluppo della Cina si basa sull’autosufficienza e sul duro lavoro e il Paese difenderà con fermezza i propri legittimi diritti e gli interessi comuni della comunità internazionale”, ha detto Xi), e un laboratorio di incubazione per startup nel campo dell’IA, dove ha indossato un paio di “occhiali intelligenti” come riporta l’agenzia di stampa statale Xinhua. In tempi di guerra commerciale, Xi ha esortato la città ad accelerare gli sforzi per trasformarsi in un polo tecnologico e innovativo di influenza globale.