Robinson, 27 aprile 2025
I Beatles? Bocciati!
È rimasto su uno scaffale dietro il bancone così tanto tempo che Rob Frith ha perso il conto e non ricorda come sia arrivato al Neptoon Records, il suo negozio di Vancouver, Columbia Britannica. L’etichetta sulla scatola di cartone indicava che si tratta di un demo dei Beatles, ma Frith era sempre stato scettico. Fino a quando, alcune settimane fa ha chiesto a un amico, il disc jockey Larry Hennessey, di inserire il nastro in un vecchio lettore. Hanno premuto “play” poco prima di mezzanotte, l’11 marzo scorso: fin dal riff di chitarra iniziale e dall’intonazione di un John Lennon ventunenne, Frith ha detto di non poter credere alle sue orecchie mentre ascoltava i Beatles eseguire una cover diMoney (That’s What I Want). «Ci siamo guardati tutti l’un l’altro» spiega «sembrava che loro fossero nella stanza».
Il nastro si presenta come una registrazione professionale dell’audizione dei Beatles del 1962 per Decca Records a Londra, che si concluse con il rifiuto della band: le 15 canzoni, tutte tranne tre cover, corrispondono alla scaletta di quel giorno. Sebbene i Beatles abbiano pubblicato cinque delle canzoni nella compilation Anthology 1del 1995 e registrazioni bootleg di quella sessione abbiano circolato negli anni, chi ha familiarità con il nastro afferma che è unico per qualità audio. La registrazione è su un nastro a bobina, non del tipo che si può inserire in un lettore di cassette. Per ascoltarla, Hennessey l’ha caricata su uno Studer A810, un lettore di nastri vintage prodotto in Svizzera. Tra un brano e l’altro c’era un nastro bianco, utilizzato per unire le bobine o creare spazio tra i brani: un pirata non si sarebbe preso tanto disturbo. Inoltre, una copia pirata conterebbe sibili e altri rumori di distorsione che si verificano quando si fa una copia di una registrazione originale.
C’è anche un’altra particolarità: la canzone September in the Rain ha sei diversi montaggi secondo Hennessey, che ha realizzato una copia digitale e una su cd del nastro. Quando i due uomini hanno iniziato a postare la loro scoperta sui social media sono emersi alcuni indizi sulla provenienza della registrazione. Jack Herschorn, ex presidente e fondatore di Can-Base Records, un’etichetta discografica di Vancouver, ha raccontato che un produttore della Decca gli diede il nastro all’inizio degli anni ’70, suggerendogli di usarlo per registrazioni pirata. Ma lui ebbe degli scrupoli. «Adoravo i Beatles», ha dichiarato Herschorn, che ora vive in Messico, ricordando di aver messo il nastro in un magazzino prima di lasciare l’etichetta discografica, poi fallita. Universal Music Group, proprietaria della Decca Records, non ha risposto alle richieste di commentare il ritrovamento. Nel 2012, una copia di sicurezza del nastro dell’audizione fu venduta all’asta a un collezionista giapponese per 35.000 sterline. Ora Frith dice che considera la possibilità di dare il nastro a McCartney e di organizzare un evento di ascolto a scopo benefico. E pensare che fino a un mese fa non aveva alcun attaccamento particolare nei confronti del cimelio. «Se qualcuno mi avesse dato 20 dollari per quel nastro», ammette «probabilmente glielo avrei venduto».