ilfattoquotidiano.it, 29 aprile 2025
“Facevo il chierichetto, poi il prete mi disse di reprimere la mia identità sessuale. Con Papa Francesco ho ritrovato la fede”: parla Vladimir Luxuria
“Avevo perso la fede ma grazie a Papa Francesco l’ho ritrovata”. È un racconto profondo, intimo e per molto aspetti inediti quello che Vladimir Luxuria ha fatto ieri nel salotto di Caterina Balivo, a La volta buona su Rai1, dove si parlava di Papa Francesco e dell’eredità spirituale che ha lasciato il Pontefice. “È stata la prima volta che ho partecipato con gradissimo dolore ai funerali di un Papa”, ha confessato la conduttrice, che poi ha rievocato il dolore vissuto da adolescente, quando un prete la invitò a reprimere la sua identità sessuale. “Rispetto a quando avevo 16 anni – certo, erano altri tempi – andavo in chiesa, ero molto fervente, andavo a catechismo, facevo il chierichetto e ci credevo molto. Quando però ho confessato al sacerdote la mia identità sessuale, lui disse che avrei dovuto reprimerla, cosa che ho fatto per un periodo di tempo, perché ci tenevo così tanto a frequentare la chiesa che ho detto: ‘No, io devo reprimere questa cosa’”.
Fu così che il giovane Vladimir scelse di reprimersi, innescando però un malessere e una sofferenza profonda. “Più la reprimevo e più mi allontanavo da Dio, dalla verità, cominciavo a diventare una persona malinconica, triste e invidiosa nei confronti delle donne. Ad un certo punto ho capito che questa cosa mi stava facendo male e all’epoca, tra la Chiesa e me ho dovuto scegliere me. Per un periodo ho brancolato nel buio, poi ho trovato un’altra filosofia religiosa, il buddismo, che mi ha aiutato. Perché io mi rendo conto di avere bisogno di una fede e di pregare”. Il riavvicinamento è stato progressivo e la svolta è arrivata con l’elezione di Papa Francesco: “Per la prima volta ho sentito il più alto rappresentante di questa chiesa dire che la Chiesa deve essere aperta a tutti, tutti, tutti. Ho sentito dire da un Papa: ‘Chi sono io per giudicare un gay’. Questo bagno di umiltà che fa un Papa. E se non giudica lui, se non condanna lui, se non discrimina lui, nessuno può discriminare perché nessuno si può mettere al di sopra un Papa”. Così si è risentita “figlia di Dio, mi sono sentita degna di pregare e di essere ascoltata, la mia vita è migliorata. Certo, ho le mie colpe… Mi sono riconciliata grazie a questo pontefice e mi auguro che questo dialogo possa proseguire, perché quella chiesa che ha aperto Papa Francesco non venga chiusa in faccia a delle persone che hanno semplicemente una diversità sessuale, ma che non per questo non debbano sentirsi degne di entrare in quella chiesa o avere il cuore aperto. Vado in chiesa una volta a settimana, non ho mai sentito ostilità, le donne mi accolgono: ho trovato quell’accoglienza che auspicava Papa Francesco. Per questo lo conserverò per sempre nel cuore”.
Infine, una sferzata ironica, dietro la quale si nasconde però un messaggio profondo: “Certo, il Papa deve fare il Papa, non vedremo mai un pontefice sul carro del Pride ma per la prima volta abbiamo sentito un linguaggio diverso, inclusivo, che avvicina la gente a Gesù che ne Vangelo non ha mai giudicato e escluso nessuno”. Poi per Vladimir è arrivata una sorpresa inaspettata, quando la Balivo ha annunciato un collegamento con la mamma dell’ex parlamentare, Maria Michela Guadagno, che ha parlato del suo supporto con la figlia e raccontando anche la sofferenza e le offese subite, in particolare un episodio che non ha mai dimenticato: “Stavo andando a casa e mentre tornavo ho visto questo bambino che piangeva nel passeggino, ho preso una caramella e l’ho scartata. La mamma è venuta di corsa, glie l’ha tolta, l’ha buttata a terra e gli ha detto ‘non ti permettere, che tu sei la mamma di quel…’, come se mischiassi qualche malattia. Ma sa che cosa è capitato? Che dopo parecchi anni ha chiamato perché voleva che il figlio venisse raccomandato da Vladi. E io sa che cosa le ho risposto? ‘Mi dispiace per suo figlio che ha questo tipo di mamma”.
Poi ha ricordato di come alcuni parenti si siano riavvicinati alla loro famiglia dopo la popolarità conquistata da Luxuria grazie all’Isola dei Famosi: “Eravamo tutti parenti… ma io non li ho fatti salire a casa”, ha precisato sarcastica la donna. Certo, in passato non sono mancati i momenti difficili e non sempre tra Luxuria e i suoi genitori il rapporto è stato idilliaco, ma ora le divergenze sono ripianate: “Non è mai troppo tardi per cucire gli strappi del cuore. Ho recuperato molto il rapporto con i miei genitori perché ho capito che non devono essere solo loro ad avvicinarsi a noi, ma anche il contrario. All’epoca di queste cose non si parlava… io non volevo farli soffrire, sapevo che avevano avuto tante difficoltà, mia madre non andava dal parrucchiere per farci mancare niente a tavola. Io non volevo farla soffrire e per questo ho tenuto nascosta la mia diversità sessuale poi ho scoperto che non si smette mai di essere genitori. Mi reputo privilegiata ad avere avuto dei genitori come i miei, che hanno saputo capirmi, con cui ho un rapporto meraviglioso”.