ilmessaggero.it, 29 aprile 2025
Stati Uniti, tassa di mille dollari al migrante che chiede asilo: la proposta choc dei Repubblicani (in linea con Trump)
Giro di vite dei Repubblicani contro i richiedenti asilo, cioè coloro che chiedono protezione perché temono persecuzioni nel proprio Paese di origine. Al Congresso hanno presentato una serie di misure sull’immigrazione. In linea con le nuove politiche del presidente Trump, il piano è di introdurre una tassa di 1.000 dollari solo per presentare la domanda da parte di un richiedente asilo. In questo modo, s’impedisce a coloro che sono fuggiti da Paesi molto poveri di accedere a questa possibilità, vale a dire la stragrande maggioranza. Paradossalmente, invece, in linea teorica si favorisce la minoranza che alle spalle ha qualche organizzazione criminale o terroristica che può fornire quella cifra.
Il pacchetto di regole
Questo pacchetto di regole è all’esame della Commissione Giustizia della Camera, guidata dai Repubblicani, l’obiettivo è applicare il programma di Trump sull’immigrazione.
Secondo l’Office of Homeland Security Statistics, nel 2023 sono stati 54.000 i cittadini stranieri che hanno ottenuto asilo negli Stati Uniti.
Non solo: i Repubblicani vogliono imporre una tassa molto alta di 8.500 dollari (più di 8mila euro) a chiunque voglia sponsorizzare un bambino per farlo uscire dalla custodia federale. Una parte di questa cifra, 5.000 dollari sarebbero restituiti anni dopo solo se il bambino non sarà espulso per non essersi presentato in tribunale. «È un prezzo che fermerebbe quasi tutti gli sponsor», ha scritto sui social media Aaron Reichlin-Melnick, ricercatore senior dell’American Immigration Council.
Le altre misure
Altre misure allo studio: una tassa di 1.000 dollari per i detenuti in libertà vigilata, un costo di 550 dollari ogni sei mesi per i permessi di lavoro e una tariffa di 1.500 dollari per presentare domanda di modifica dello status per ottenere una carta verde davanti a un giudice dell’immigrazione.
Osserva un articolo di Newsweek: «Il piano, così come proposto attualmente, stabilisce che non verrà concessa alcuna esenzione dalle tasse per nessuna di queste domande o moduli, un passo insolito per programmi che in genere vengono offerti a coloro che arrivano con poche o nessuna risorsa. Saranno inoltre introdotte nuove o maggiori tariffe per coloro che richiedono lo status di protezione temporanea o la libertà vigilata per motivi umanitari, due programmi ampliati sotto l’amministrazione Biden che la Casa Bianca ha cercato di ridurre negli ultimi mesi».