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 2025  aprile 28 Lunedì calendario

Fucile AK-47 tra la folla: 5 giovani terrorizzano i passanti a Trieste. L’arma è finta, ma scattano denunce e allontanamento

 Spaventavano i passanti con un finto un fucile d’assalto: quattro (su 5) fermati, denunciati e allontanati dalla città. A Jesolo è scattato così il primo provvedimento legato alla sperimentazione delle zone rosse voluta dalla Prefettura. Sabato sera (26 aprile) gli agenti del comando della polizia locale sono intervenuti con un provvedimento di allontanamento nei confronti di quattro ragazzi del Bellunese, di età compresa fra i 24 e i 31 anni.
Le zone rosse
L’intervento è scattato attorno alle 19, nella zona di piazza Trieste, nel pieno centro della città che nonostante il meteo incerto sta facendo ugualmente il pieno di turisti. I controlli sono avvenuti all’interno della zona rossa istituita dalla Prefettura per questi giorni di festa, in un perimetro compreso tra l’autostazione di via Equilio e i 500 metri adiacenti. Il provvedimento è stato istituito dalla Prefettura, in accordo con l’amministrazione comunale, fino al prossimo 6 maggio. Ad essere interessante sono anche le aree comprese tra piazza Casabianca a piazza Marina (arenile compreso), piazza Mazzini e piazza Aurora. In tutte queste zone è stato dunque alzato il livello dei controlli con il successivo allontanamento di persone con precedenti penali o che creano problemi di ordine pubblico, sulla scorta di quanto fatto in altre città del Veneto. Nel caso della città balneare la volontà è di adottare la direttiva Piantedosi nelle piazze più “calde” a livello di ordine pubblico, dove negli ultimi anni sono stati segnalati episodi di microcriminalità e si è affermata la cosiddetta movida molesta.
L’intervento
In realtà, proprio in queste aree (ma non solo), nelle ultime stagioni i controlli sono già stati rafforzati con presidi costanti delle forze dell’ordine. Esattamente come accaduto sabato sera. A far scattare l’intervento sono state le segnalazioni di alcuni passanti, a dir poco preoccupati per la presenza di un gruppo di giovani “armati” con quello che sembrava essere a tutti gli effetti un fucile. Immediato l’intervento di due auto della polizia locale. Gli agenti, con la collaborazione di una pattuglia dei carabinieri, hanno intercettato il gruppo composto da cinque giovani bellunesi che a bordo di un’autovettura si aggiravano nell’area interessata dai controlli portando con sé quello che gli agenti hanno riconosciuto come un fucile d’assalto AK-47, importunando i passanti. L’immediato intervento delle forze dell’ordine ha permesso subito di accertare che l’arma da fuoco era in realtà una riproduzione priva del cosiddetto “tappo rosso”. La scatola dell’oggetto, rinvenuta a bordo del veicolo, riportava la dicitura “non è un giocattolo”. In possesso dei giovani venivano quindi rinvenute migliaia di munizioni del tipo pallini. Il controllo ha permesso, inoltre, agli agenti di rinvenire un coltello serramanico, riconducibile a uno dei cinque.
Chi sono
Dal controllo con la banca dati interforze è emerso che su quattro dei 5 ragazzi gravavano precedenti per reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, contro la persona e il patrimonio. In più, il conducente del veicolo, neopatentato, sottoposto ad alcoltest è risultato positivo e per questo la patente gli è stata ritirata. Al termine dei controlli, i cinque sono stati denunciati in concorso per porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere con il conseguente sequestro di tutto il materiale. Ancora peggio è andata per i quattro giovani con precedenti: trovandosi all’interno del perimetro di 500 metri dall’autostazione e quindi nell’area identificata come zona rossa da ordinanza prefettizia, gli stessi sono stati allontanati dalla città con un apposito provvedimento. L’allontanamento è valido fino alla durata delle zone rosse, quindi fino al prossimo 6 maggio, ma in caso di ulteriori violazioni, non sono esclusi provvedimenti più restrittivi