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 2025  aprile 27 Domenica calendario

Le secchiate gelate ritornano virali. Sui social la sfida per la salute mentale

Il fisico Stephen Hawking, che non a caso era l’uomo più intelligente del mondo, partecipò ma per interposta persona, facendo rovesciare la secchiata d’acqua sulla testa dei figli al posto suo (era molto malato ma è bello pensare che avrebbe comunque dribblato la penitenza). Nel 2014 era il tormentone dei social media più seguito, l’Ice Bucket Challenge, cioè la sfida – a scopo benefico – che portava personaggi famosi a bagnarsi con acqua ghiacciata passando poi il testimone a qualcun altro. Il mondo vide così i famosissimi – Lady Gaga, Britney Spears, Justin Timberlake, Mark Zuckerberg, Oprah Winfrey, David Beckham, LeBron James, Taylor Swift, Leonardo DiCaprio, Bill Gates che fedele al suo look non si tolse gli occhiali, e moltissimi altri – sottostare al rituale «gavettone» che un tempo nel nostro Paese affliggeva i soldatini di leva ed aveva poi subito grazie ai social media un allarmante «rebranding».
Si promuoveva però una raccolta fondi per la ricerca sulla Sla e il nobilissimo fine mascherò la clamorosa fiera delle vanità partita dai ricchi e famosi e che alla fine coinvolse più di 17 milioni di persone in tutto il mondo, raccogliendo almeno 220 milioni di dollari.
In questo 2025 già allarmante di suo, l’Ice Bucket Challenge è tornata, rilanciata da un gruppo di studenti universitari statunitensi. Il fine è ancora una volta nobile e disarma abilmente eventuali critici – la sensibilizzazione sulla salute mentale e il rischio suicidi – e c’è pure l’hashtag: #SpeakYourMIND.
Come per il fenomeno precedente, il movimento sta crescendo negli Stati Uniti: Carson Daly, conduttore televisivo del programma Today, ha rovesciato una ciotola di acqua ghiacciata in testa a Jenna Bush Hager, che a sua volta ha coinvolto la sorella Barbara (sono le figlie di George W. Bush). Già bagnati anche gli ex giocatori di football della Nfl Peyton Manning e Emmanuel Sanders. La sfida ora è stata lanciata alle attrici Scarlett Johansson e Olivia Munn e al conduttore di talk show Jimmy Fallon. «Vedere la challenge decollare, vedere persone che ammiriamo, come Peyton Manning, unirsi a noi, è stato surreale. Siamo orgogliosi, grati ed entusiasti di vedere fin dove è arrivata e continua ad arrivare – ha detto Wade Jefferson, studente dell’Università del South Carolina e fondatore dell’associazione universitaria Mind (Mental Illness Needs Discussion, la malattia mentale ha bisogno di essere discussa) —. È nato tutto per caso, ispirati ovviamente dall’originale Ice Bucket Challenge e dalla forza di quel movimento. Per trasformare la consapevolezza in azione». La nuova sfida aveva un obiettivo minimo, raccogliere 500 dollari. Ma fortunatamente le donazioni fioccano grazie alla visibilità che cresce esponenzialmente sui social. Ora il nuovo obiettivo è a quota 250 mila dollari che però è già stato superato l’altroieri sera, abbondantemente. Probabile che venga alzato a mezzo milione, e così via (un sito di informazioni, activeminds.org, che è rapidamente diventato il riferimento della campagna). È presto per capire se la nuova challenge sarà foriera di polemiche politiche come accadde inevitabilmente undici anni fa. Leonardo DiCaprio sfidò l’allora premier canadese che disse no, come l’allora premier britannico David Cameron. Invece l’allora candidato alla Casa Bianca Donald Trump accettò la sfida e si fece filmare in cima alla Trump Tower mentre due miss – vincitrici dei suoi concorsi di bellezza – gli rovesciavano in testa l’obbligatoria secchiata. Rivisto oggi, il video dice molto: la zoomata pubblicitaria sull’acqua usata che era la Trump Water, il commento («Come vedete, i miei capelli sono veri»), e il passaggio del testimone all’allora presidente Barack Obama, che rifiutò, facendo invece una donazione di cento dollari.