repubblica.it, 24 aprile 2025
Con una bomba a mano in aeroporto: “L’ho trovata in spiaggia”. Denunciata turista francese
Con una bomba a mano della Seconda guerra mondiale perfettamente funzionante si è presentata ieri mattina ai controlli di sicurezza dell’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo. Una cittadina francese di 23 anni la teneva nel trolley da imbarcare in cabina. Al personale della sicurezza e della polizia di frontiera ha detto di averla trovata sulla spiaggia di San Vito Lo Capo nei giorni scorsi e di aver deciso di portarsela a casa come souvenir della vacanza in Sicilia.
La 23enne stava rientrando dopo aver trascorso alcuni giorni in Sicilia con un’amica.Peccato che l’ordigno, pur corroso dal sale, fosse perfettamente funzionante e che, se scosso bruscamente, sarebbe potuto esplodere in qualsiasi momento.
«È stata molto fortunata – ha detto al termine delle operazioni di bonifica uno degli addetti – Gli artificieri hanno analizzato l’ordigno e si sono accorti che, visto lo stato dell’innesco, sarebbe bastata una lieve pressione per farlo deflagrare». La ragazza ha percorso il tragitto verso l’aeroporto, l’ha tenuta in valigia e sottoposta a scuotimenti durante tutti i trasferimenti. Una sorta di inconsapevole roulette russa con una bomba a mano in valigia. Fino al momento dei controlli, quando il personale si è accorto dell’ordigno.
L’immediata applicazione dei protocolli di sicurezza antiterrorismo ha evitato che nello scalo palermitano si diffondesse il panico.La turista e la valigia con l’ordigno sono state isolate. La giovane è stata sentita per diverse ore dal personale della Polaria che in serata l’ha denunciata a piede libero per porto abusivo di arma da guerra e per la violazione delle normative sulle armi negli aeroporti.
I racconti della giovane e dell’amica che era con lei, la tipologia e le condizioni dell’ordigno hanno fatto escludere che ci fossero finalità terroristiche. L’ordigno è stato fatto brillare dagli artificieri della polizia in un luogo protetto. Un’esplosione avvertita a centinaia di metri di distanza. Gli inquirenti hanno allertato il Comune di San Vito Lo Capo per bonificare l’area dove le turiste hanno detto di aver rinvenuto la bomba a mano.