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 2025  aprile 24 Giovedì calendario

Monica De Gennaro: “Non mi abituo mai a battere le amiche”

Monica “Moki” De Gennaro non è speciale solo perché è tornata in Nazionalee l’Italia ha vinto le Olimpiadi, gioca a Conegliano dal 2013 e la Imoco ha vinto otto scudetti di cui sette consecutivi. Non perché ogni giorno si allena un’ora in più delle altre da sola, e a 38 anni resta ancora ai massimi livelli. Moki De Gennaro è unica perché inventa sempre qualcosa di straordinario.
De Gennaro, miglior libero del mondo, nella finale scudetto ha fatto pure punto con un bagher che ha mandato in confusione Milano, anche se per regolamento non può esserle assegnato.
«Non è stato decisivo per lo scudetto, però sì, c’è stato pure il mio punto. Non succede mai, a meno che non si sbagli un pallone in difesa che va dall’altra parte e coglie impreparato l’avversario».
Dopo gara 2 è diventata virale l’immagine di un suo recupero miracoloso, a un millimetro dal campo: come fa?
«Mah, in quel caso direi che è stato molto bravo il fotografo a immortalare l’esatto momento di un intervento abbastanza normale per un libero, il pancake. Di solito si vedono solo le schiacciate, sono contenta che per una volta il ruolo del libero sia finito in primo piano».
È rimasta al top molto più di altri campioni nati nel 1987: Messi, Bonucci, Benzema, Datome.
«Prima di tutto mi diverto, e finché mi divertirò, starò bene e mi sentirò competitiva andrò avanti».
Anche la sua Conegliano è impressionante per la costanza stagione dopo stagione.
«Da fuori magari sembra facile, tante vittorie potrebbero trarre in inganno, invece vi assicuro che vincere è sempre più difficile, dobbiamo lottare contro avversarie ogni volta più forti. L’ambiente è perfetto, la società mi ha voluto qui e ci dà tutto, lo staff tecnico è ottimo e i nostri presidenti ogni anno riescono a creare squadre fatte di grandi persone prima che grandi giocatrici. Poi abbiamo un propellente speciale: il Prosecco che qui non manca mai» (ride).
A proposito di staff, con suo marito Daniele Santarelli, allenatore di Conegliano, come fate convivere volley e famiglia?
«Siamo riusciti a creare un equilibrio tra casa e lavoro, dividendo i settori. Viviamo in una casa a due piani e abbiamo i nostri spazi quando Daniele deve studiare le partite e io riposare, cerchiamo di non far entrare troppo il lavoro nella vita personale anche se ovviamente ogni tanto ne parliamo,come tutte le coppie. Se in palestra comanda lui a casa magari è l’inverso (ride), ma con equilibrio abbiamo imparato a convivere bene con questa situazione».

Dopo la Champions ci sarà la Nazionale: ha deciso se tornerà?
«La stagione non è finita, abbiamo una semifinale a Istanbul contro Milano. Però sì, dopo due settimanedi riposo tornerò con la Nazionale per i Mondiali».
La emoziona ritrovare il gruppo di Velasco, giocare finalmente accanto a Egonu e non contro?
«Ogni anno è difficile trovare le mie amiche come avversarie in campionato, dopo tanti mesi insieme in giro per il mondo. Ci siamo un po’ abituate, ma devo dire che quest’anno, dopo aver vissuto l’esperienza unica dell’oro di Parigi, è stato ancora più strano. A volte bisogna non guardare dall’altra parte del campo per non distrarsi.
Sarà bello tornare insieme, l’ultima estate è stata incredibile, fantastica: vedremo se saremo brave a ripeterci tutte insieme».