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 2025  aprile 24 Giovedì calendario

Il produttore: “Faito, dell’89 anche il freno di emergenza, mai fatte le manutenzioni”

Anche i freni di emergenza Galvi installati sulla funivia del Faito, come quelli di servizio, sono del 1989. Lo afferma Tommaso Galbiati, amministratore unico della Galvi, riferendosi ai freni di emergenza su asse lento, dopo aver visionato foto da fonti aperte. Una dichiarazione che conferma quanto anticipato dal Fatto nei giorni scorsi. Al momento però si ipotizza che si sia spezzata la fune traente e non abbia funzionato il freno di emergenza in cabina, con il conseguente crollo di giovedì santo che ha provocato quattro morti e un ferito grave. In caso di rottura della traente, solo i freni di emergenza in cabina – che a quanto risulta sono di altra azienda – possono evitare l’incidente.
È presto per trarne conclusioni, ieri il pool di periti della Procura di Torre Annunziata guidata da Nunzio Fragliasso ha effettuato il suo primo sopralluogo sui resti della funivia, ma la lunga nota diffusa da Galbiati getta ulteriori ombre sull’età della componentistica dell’impianto e sulla qualità della manutenzione commissionata e compiuta negli ultimi anni da Eav, la società dei trasporti della Regione Campania titolare della funivia di Castellammare di Stabia, che stacca 110 mila biglietti all’anno. L’imprenditore si mette a disposizione dei pm, perché “ritiene che rientri nel proprio dovere morale e professionale rendere queste informazioni”. Aggiungendo di aver sospeso la fornitura a Eav del nuovo freno di servizio (era programmata il 16 maggio per meno di 5 mila euro), dopo un tira e molla di email iniziato nel 2023. Alcune scambiate con un paio degli indagati per omicidio colposo e disastro colposo, il direttore di esercizio Marco Imparato e il capo operatore Pasquale Di Pace (gli altri sono il Dg Pasquale Sposito e l’ingegnere Eav Giancarlo Gattuso). Sul freno vecchio, del 1989, si vedeva, prosegue Galbiati, “la guarnizione di attrito destra usurata maggiormente rispetto alla guarnizione di attrito sinistra e con ceppo destro con corsa di apertura maggiore rispetto a ceppo sinistro”, con un commento di un tecnico che diceva “questo è il difetto lamentato, e questo è il consumo anomalo del pattino destro, mentre il sinistro è ancora buono”. Galbiati afferma “che al produttore nessuna richiesta di revisione e manutenzione sia mai pervenuta da azienda alcuna e che non esiste alcuna azienda da noi abilitata e formata a eseguire manutenzioni, aggiornamenti e collaudi” dei loro freni. Quindi c’è da chiedersi se, chi e come ci abbia messo mano in questi (molti) anni. Oggi alle 13 le autopsie.