corriere.it, 18 aprile 2025
Maxi-scommessa al ribasso di un fondo inglese contro l’azienda di Trump. Che accusa: «Manipolazione del mercato» di Francesco Bertolino
Un hedge fund inglese ha piazzato una maxi-scommessa al ribasso in Borsa contro l’azienda di Donald Trump. Qube Research, fondo speculativo con oltre 28 miliardi di dollari, ha dichiarato di aver venduto allo scoperto circa sei milioni di azioni del gruppo Trump Media & Technology, proprietario del social network Truth. L’operazione del valore di oltre 120 milioni ha suscitato le ire dell’azienda controllata al 53% dal presidente americano che ha chiesto alle autorità di Borsa degli Stati Uniti e del Regno Unito di investigare sull’investimento «sospetto» di Qube Research.
Cos’è lo short selling
La vendita allo scoperto, short selling, consente di puntare sul calo di un’azione in Borsa e funziona così. Un fondo prende a prestito titoli della società contro cui intende scommettere da una terza parte e li vende subito sul mercato per poi riacquistarli in un secondo momento per restituirli al prestatore. La previsione è che in questo intervallo di tempo l’azione abbia perso valore: il fondo può così guadagnare la differenza fra il prezzo della vendita immediata (più alto) e quello del successivo riacquisto (più basso). Si tratta però di una scommessa ad alto rischio perché, qualora invece il titolo dovesse salire, il fondo andrebbe incontro a perdite ingenti e, potenzialmente, illimitate.
Il divieto di vendita allo scoperto «nuda»
La vendita allo scoperto non è una prassi vietata e, anzi, diversi hedge fund sono specializzati proprio nello scommettere contro i titoli di aziende che considerano sopravvalutate o truffaldine. Ciò che però è proibito è il cosiddetto «naked short selling», la cessione sul mercato di titoli che non si possiedono, di cui cioè non ci si è assicurati neanche il prestito. Trump Media & Technology sospetta proprio che Qube abbia fatto ricorso a questa prassi vietata perché, sostiene, la posizione corta del fondo inglese non risulta dai dati raccolti da diverse società di analisi finanziaria.
La richiesta alla Sec
Il gruppo del presidente americano ha perciò chiesto alla Security Exchange Commission e alla Finra di aprire un’inchiesta sugli investimenti di Qube, anche alla luce della «storia di operazioni sospette che circondano le azioni DJT». Fra queste, forse, occorrerebbe menzionare anche l’invito a comprare azioni rivolto ai suoi seguaci su Truth dallo stesso Trump poche ore prima del rinvio dei dazi «reciproci» che ha spinto gli indici americani a un rialzo da record.
I numeri di Trump & Media Technology
Quel giorno il titolo di Trump Media & Technology hanno guadagnato il 21%, aggiungendo oltre 250 milioni di dollari al patrimonio del magnate repubblicano. Da inizio anno le azioni della società hanno perso oltre il 35% a New York: in Borsa, però, il gruppo vale ancora 4,9 miliardi di dollari, nonostante il suo bilancio 2024 si sia chiuso con 3,6 milioni di ricavi e 400 milioni di perdite.