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 2025  aprile 18 Venerdì calendario

La generazione Z cinese, una variabile geopolitica

Tiziano Terzani rimase molto deluso dall’atteggiamento di molti giovani cinesi (che conosceva bene) dopo la repressione che seguì i fatti di Tienanmen. Siamo nel 1989. Terzani, una delle grandi firme del Corriere, si sarebbe aspettato un po’ più di coraggio da quella generazione. Dopotutto era cresciuta nel maoismo che, ahinoi, tante simpatie aveva suscitato in Occidente. Tiziano i rivoluzionari era andato a cercarseli, nei suoi viaggi, un po’ ovunque. Gli piacevano troppo. A volte riponendo fiducia anche in chi non se lo meritava.
E fu tra i primi a ipotizzare che le giovani generazioni cinesi sarebbero state le interpreti più proficue, e persino assatanate, del capitalismo del Dragone. Disciplinate nel perseguire il successo. Una grande marcia anche quella. La generazione Z cinese ha sopportato più duramente gli anni del Covid. È entrata nell’età adulta nel momento in cui l’economia, pur in uno sviluppo ancora poderoso, cominciava a mostrare diversi squilibri. Per esempio la contrapposizione tra campagna e città. Impieghi poco retribuiti, maggiore precarietà, disoccupazione.
Nel suo bel libro (La Cina è un’aragosta, Mondadori) che conclude una eccellente trilogia, Giada Messetti ha fatto parlare molti dei protagonisti della generazione Z, non alieni a forme di dissenso. Nèijuán è la parola che descrive uno stato d’animo contro il quale molti di loro si stanno ribellando. Vuol dire arrotolarsi dentro. Un eccessivo ripiegamento su sé stessi. La corsa al successo a tutti i costi può aver un limite. Anche in un regime che vieta qualsiasi forma di dissenso, che teme qualsiasi assembramento, anche musicale, che possa trasformarsi in una manifestazione politica.
Scrive Messetti: «Molti indicatori sembrano ormai certificare quanto i giovani stiano iniziando a chiedersi seriamente se la competizione sfrenata e il duro lavoro per ottenere soldi e successo abbiano senso e rendano davvero la vita migliore». Ciò suscita in noi un moto di simpatia che avrebbe condiviso anche Terzani.