repubblica.it, 18 aprile 2025
California, semafori hackerati con la voce di Musk e Zuckerberg
Gli hacker hanno compiuto un salto di qualità nel nord della California. I pedoni che nello scorso weekend attraversavano alcune zone di Palo Alto, Menlo Park e Redwood City, a sud di San Francisco, nel pigiare il pulsante del semaforo non hanno sentito la classica voce dire “walk” o “wait”, attraversa, aspetta, legati al via libera, ma qualcosa di più sinistro e beffardo. Erano le voci del proprietario di X e Tesla Elon Musk e del fondatore di Meta Mark Zuckerberg. E quello che dicevano non era per celebrare i due miliardari tech della Silicon Valley, ma per prenderli in giro, trasformandoli in macchiette.
Uno dei messaggi finti aveva la voce di Musk e dava il benvenuto a Palo Alto, sede operativa di Tesla, la compagnia di veicoli elettrici. È bastato premere il bottone al semaforo di un incrocio e sentire un insolito messaggio dire: “Ciao, sono Elon Musk, Benvenuto a Palo Alto, la casa dell’ingegneria Tesla. Sai, dicono che il denaro non compri la felicità, okay, suppongo sia vero. Dio sa se ci ho provato, ma i soldi possono comprare un Cybertruck e quello è abbastanza figo, giusto? Ca…, sono tanto solo”.
Il messaggio è stato sentito anche a Menlo Park, dove si trova il campus di Meta, la piattaforma madre di Facebook e Instagram. Ma ce n’era uno anche riservato a Zuckerberg, che offriva di utilizzare l’intelligenza artiiciale in “ogni aspetto della tua esperienza cosciente”.
Un altro, con la voce di Musk, offriva in regalo ai pedoni un cybertruck Tesla ma solo se avessero accettato di diventare amici di un triste e solitario Elon. In un altro, un finto Zuckerberg diceva “i miei amici mi chiamano The Zuck”. Sui social i video che mostrano i semafori con l’audio hackerato sono diventati virali.
La tiktoker Keagan B. ha mostrato una clip in cui lei pigia il bottone a Menlo Park e sente la voce di Zuckerberg. La polizia ha avviato un’indagine. A Menlo Park e Palo Alto sono stati almeno dieci i pedoni che hanno sentito i messaggi. Ma sarebbero decine gli incroci hackerati nei quartieri ad alta densità tech, che stanno in un’area grande una ventina di chilometri.
Il personale municipale ha disabilitato il sistema che inviava gli avvisi ai pedoni. Il rischio, dicono, è che il software sia compromesso. E che altri episodi simili possano ripetersi nelle prossime settimane