La Stampa, 14 aprile 2025
Dominio dei mari, Msc-Aponte verso l’acquisto di 43 porti nel mondo. L’affare che allarma Pechino
econdo Bloomberg Gianluigi Aponte, patron di Msc, sta emergendo come principale investitore in un’operazione da 23 miliardi di dollari per l’acquisto di 43 porti da Li Ka-shing, il magnate di Hong Kong. Si tratta di un affare fortemente osteggiato dalla Cina a causa del coinvolgimento statunitense, secondo quanto riferito da fonti vicine al dossier.
La Terminal Investment Ltd. (TiL), società con sede a Ginevra controllata dalla famiglia Aponte, sarà il proprietaria unica di tutti i porti coinvolti, fatta eccezione per due scali a Panama, che saranno invece gestiti dalla BlackRock Inc..
Il personaggio
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Teodoro Chiarelli
Secondo le fonti, Global Infrastructure Partners, una divisione di BlackRock, deterrà il 51% dei due porti sul Canale di Panama, mentre TiL ne manterrà il restante 49%. Questi due scali rappresentano circa il 4% del valore complessivo dell’operazione, che dovrebbe garantire oltre 19 miliardi di dollari in contanti alla CK Hutchison Holdings Ltd. di Li Ka-shing una volta finalizzata.
L’accordo è ancora soggetto a verifiche fiscali, contabili e regolamentari nei vari Paesi dove si trovano i porti. I compratori si sono impegnati a mantenere invariata la gestione attuale, garantendo l’accesso paritario ai terminal a tutte le compagnie di navigazione, secondo il principio dell’uso comune.
Le trattative sono in corso, e alcuni dettagli – come la struttura finale del consorzio – potrebbero ancora cambiare, precisano le fonti.
Questi nuovi elementi chiariscono come sarà suddivisa la gestione dei porti in quello che è diventato l’accordo più complesso a livello geopolitico per Li Ka-shing. La Cina ha fatto pressioni sul magnate 96enne per bloccare la vendita, visto il coinvolgimento degli Stati Uniti e l’interesse mostrato anche dal presidente Donald Trump. Panama, da parte sua, ha avviato controlli sull’operazione e il revisore generale ha accusato CK Hutchison di irregolarità, che la società ha però respinto con forza.
Sempre secondo le fonti, BlackRock e il fondo sovrano di Singapore GIC Pte detengono insieme circa il 30% di quote minoritarie in TiL. La società opera oltre 70 terminal container in 31 Paesi, tra impianti attivi e in fase di sviluppo.
MSC Mediterranean Shipping Company, il colosso della famiglia Aponte che controlla TiL, ha preferito non commentare. Anche CK Hutchison e BlackRock non hanno rilasciato dichiarazioni.
Quando la vendita è stata annunciata il 4 marzo, si è parlato genericamente di un “consorzio BlackRock-TiL”, senza chiarire la struttura specifica dell’accordo.
Il consorzio guidato dalla famiglia Aponte è stato scelto non solo per l’offerta, ma anche per il rapporto di lunga data con Li Ka-shing, che si è fidato della solidità del gruppo italiano, riferiscono le fonti.
Va ricordato che il Canale di Panama rimane accessibile a tutte le navi, a prescindere dalla proprietà dei porti. I gestori devono comunque rispettare le leggi e i contratti locali dei Paesi ospitanti.
Nonostante i lavori procedano, le parti non sono riuscite a chiudere la parte panamense dell’accordo entro la scadenza iniziale del 2 aprile.
CK Hutchison manterrà invece i suoi terminal a Hong Kong e nella Cina continentale, due aree che rappresentano circa il 12% del fatturato totale della società, registrata alle Isole Cayman.
I porti sotto il controllo della proprietà di Li Ka-shing coprono tutti i continenti. Nell’elenco ci sono Amsterdam, Anversa, Barcellona, Duisburg, Taranto, Brisbane, Busan, Londra, Stoccolma.