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 2025  aprile 13 Domenica calendario

Francia, stretta sugli smartphone alle medie: verranno requisiti all’entrata

Dopo quella in Danimarca, nuova stretta in Francia sull’uso degli smartphone a scuola. Il ministero dell’Istruzione ha annunciato il giro di vite da settembre nelle scuole medie (ovvero nella fascia di età dagli 11 ai 15 anni): gli studenti saranno obbligati a chiudere i loro device in un armadietto o in una custodia all’entrata negli edifici scolastici, potendo recuperarli solo al momento dell’uscita.
Questa «pausa digitale» forzata, come la chiama il Governo francese, è stata testata in circa cento scuole medie negli ultimi sei mesi, con i bambini che consegnavano i loro telefoni all’arrivo, riponendoli in un armadietto o in una scatola, oppure in una speciale custodia con serratura.
«Tutti i feedback della sperimentazione sono positivi – ha dichiarato in Senato il ministro dell’Istruzione Élisabeth Borne – in particolare per quanto riguarda il miglioramento dell’atmosfera scolastica. C’è anche stato un enorme sostegno da parte di genitori e insegnanti».
Francia pioniera nella lotta agli smartphone
La Francia è pioniera nella lotta alle dipendenze digitali di bambini e adolescenti.
Già dal 2018 gli smartphone sono stati banditi dalle elementari e ne è stato vietato l’uso alle medie: devono rimanere spenti negli zaini e non possono essere utilizzati in nessun luogo all’interno della scuola, nemmeno durante la ricreazione.
I risultati sono stati buoni: gli studenti delle medie francesi hanno aumentato interazione sociale ed esercizio fisico, con un miglioramento della concentrazione e meno bullismo. Non pochi studenti però correvano nelle toilettes durante la ricreazione per guardare video sugli smartphone.
Per questo ora il Governo sostiene la necessità di fare un passo ulteriore: separare completamente i bambini dai loro dispositivi per l’intera giornata scolastica.
«In un momento in cui l’uso dei device digitali è ampiamente messo in discussione a causa dei suoi numerosi effetti dannosi, questa misura è essenziale per il benessere e il successo scolastico dei nostri figli», ha chiarito Élisabeth Borne.
«Un giovane oggi trascorre in media cinque ore al giorno davanti a uno schermo – spiega ancora il ministro dell’Istruzione – ma solo tre a settimana con un libro. Tutto ciò danneggia i processi cognitivi di apprendimento e il rendimento scolastico».
Gli esperti: niente social fino a 18 anni
Un rapporto commissionato a un team di scienziati ed esperti dal presidente francese Emmanuel Macron e presentato l’anno scorso ha concluso che ai bambini non dovrebbe essere consentito l’uso degli smartphone fino ai 13 anni. L’utilizzo di social media come TikTok, Instagram e Snapchat dovrebbe essere vietato fino ai 18 anni. Nessun bambino dovrebbe avere un telefono prima degli 11 anni, afferma il rapporto, e comunque prima dei 13 anni non dovrebbe avere accesso a internet.
La situazione italiana
Nel nostro Paese i cellulari sono stati banditi dalle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche, a partire da quest’anno scolastico (2024/2025). La differenza con la Francia è che la modalità viene demandata alle scuole, non è dunque imposta una modalità specifica di gestione (es. sequestro, armadietti).
Secondo un recentissimo studio di Save the children, quasi un bambino su tre di età compresa fra i 6 e i 10 anni (il 32,6%) usa lo smartphone tutti i giorni, una tendenza in costante aumento negli ultimi anni (nel 2018-2019 erano il 18,4%), con una netta prevalenza al Sud e nelle Isole, dove la quota sale al 44,4%, oltre 20 punti percentuali in più rispetto al 23,9% del Nord.