la Repubblica, 8 aprile 2025
Hockey, il record di gol che esalta Putin
La diplomazia dell’hockey su ghiaccio ha riunito Usa e Russia sotto un solo nome. Alexander Ovechkin, 39 anni, leggenda russa dei Washington Capitals, ha segnato il suo 895° gol nella stagione regolare della Nhl, il campionato professionistico americano, diventando il miglior realizzatore nella storia della lega. Ovechkin ha ottenuto il record battendo un altro russo, il portiere dei New York Islanders Ilya Sorokin. Washington ha perso 4-1 ma è stata una sconfitta dolce: il pubblico ha intonato il coro “Ovi Ovi” e lui ha commentato sui social «Russia, ce l’abbiamo fatta».
Alexander è uno dei campioni più lodati pubblicamente da Trump. E il presidente russo Vladimir Putin ha celebrato l’impresa con un messaggio ufficiale: «Il traguardo attuale non è solo un successo personale, ma una vera e propria festa per i tifosi in Russia e nel mondo». Ovechkin, in realtà, non è amato in modo unanime dagli americani, perché negli anni è diventato uno dei maggiori sostenitori del Cremlino. Nel 2018 il giocatore aveva lanciato il “Putin Team” di sportivi, per promuovere la rielezione del presidente russo, e tre anni fa aveva dribblato le domande sull’invasione russa in Ucraina, dicendo: «Putin è il mio presidente e io sono un atleta».
Ispirato dal comune entusiasmo per Ovechkin, Trump aveva proposto a Putin di organizzare una sfida tra le nazionali di Usa e Russia per celebrare la ritrovata amicizia. Putin ha accettato. Dietro questa proposta c’era anche la voglia di rivalsa di Trump nei confronti dei canadesi, che avevano appena battuto gli Stati Uniti in un torneo segnato da risvolti politici. Nella partita giocata in Canada il pubblico aveva accompagnato con “buu” di disapprovazione l’inno americano, in aperta contestazione verso Trump che più volteha dichiarato la volontà di annettere il Paese come 51° stato americano.
Il record di Ovechkin, che avvicina ancora di più Usa e Russia, è arrivato nel mezzo della guerra commerciale che Trump ha lanciato al mondo, incluso il Canada, ma non la Russia. Il record nasconde un altro aspetto che si interseca con i tesi rapporti diplomatici tra gli Usa e i vicini: segnando l’895° gol, il campione russo ha infranto un primato che durava da più di venticinque anni e che apparteneva a Wayne Gretzky, leggenda canadese del campionato americano, a cui Trump aveva chiesto di recente di candidarsi come premier, certo che avrebbe «fatto meglio» di Justin Trudeau