La Stampa, 12 marzo 2025
Doppio cheddar
Sul sito di Beppe Grillo si è approfondita una notizia in circolazione da un po’: è in arrivo il latte sintetico da cui si otterranno formaggi, yogurt e gelati senza ricorrere al latte delle mucche. Lo dico a beneficio del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, il quale ha già vietato la vendita di carne coltivata, sebbene non sia ancora in vendita e, quando lo sarà, nessun Lollobrigida potrà vietarla. Dunque il ministro dovrà presto dichiarare guerra pure alla ricotta e alla fontina sintetiche, che promette di essere illusoria e infruttuosa quanto quella alla carne. Lo dico anche a beneficio di un mio giovanissimo amico, con sofferenza e tenacia vegetariano per motivi etici, e attratto dal veganesimo poiché gli ripugnano gli allevamenti intensivi, da cui il latte è ottenuto strappando il vitellino alle madri. Non vedo l’ora, mi dice, che arrivi la carne coltivata per farmi un hamburger da un chilo e mezzo. Se ha un po’ di pazienza, il mio giovane amico potrà farsi un cheeseburger con doppia fetta di formaggio: il latte sintetico e i conseguenti latticini si stanno sperimentando in Gran Bretagna, Francia, Israele, Stati Uniti. La start up citata da Grillo è l’inglese Better Dairy, e un video mostra una coppia mangiare dei toast con una fetta fusa di cheddar. Il sapore, dicono i due, è quello del cheddar, identico. Alla Better Dairy spiegano di essere già in grado di riprodurre il gorgonzola o la mozzarella, e ci vorrà ancora un po’ di tempo per ridurre i prezzi e ottenere i permessi, ma non tanto. La sfida fra il futuro e Lollobrigida sarà appassionante, per quanto squilibrata, temo per Lollobrigida.