11 marzo 2025
Vari fatti da un libro di Severgnini
da Socrate, Agata e il futuro di Beppe Severgnini, 2025 Rizzoli
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«La prima edizione del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (Dsm-1), nel 1952, era lunga 130 pagine e identificava 106 disturbi; l’edizione più recente (Dsm-5, 2013, aggiornata nel 2022) ha 1050 pagine e ne raccoglie 297»
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Quando Ernest Hemingway, giovane esordiente, presentò il manoscritto del primo romanzo, Fiesta (Il sole sorgerà ancora), ricevette una lettera da Moberley Luger della casa editrice Peacock & Peacock: “Ho trovato il suo libro noioso e offensivo al tempo stesso. Lei sicuramente è un ‘vero uomo’, non è così? Non sarei sorpresa di scoprire che ha scritto tutta la storia chiuso dentro un club, con il pennino in una mano e un bicchiere di brandy nell’altra”»
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«Un paio d’anni fa, gli studenti palestinesi di una scuola di Nablus andarono in visita al campo di sterminio di Auschwitz. Qualcuno protestò, in Cisgiordania, e chiese perché lo avessero fatto. L’insegnante di filosofia rispose: “Siamo palestinesi, restiamo nazionalisti, ma siamo tornati più umani”»
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Nell’estate 2022 su Twitter «segnalavo lo spot in cui la Federazione russa invitava gli europei a trasferirsi là, pochi mesi dopo l’invasione dell’Ucraina: “Cucina deliziosa, donne bellissime, gas meno caro, una storia ricca, letteratura famosa nel mondo, architetture uniche, un suolo fertile! Non ritardate. L’inverno sta arrivando!”. Ho chiesto: perché non accettano, i putinetti d’Italia? Risultato: in un giorno 1152 risposte. Molte assurde, alcune aggressive, quasi tutte anonime. Ma ce n’erano anche di originali e divertenti (“I tuoi post sono imbarazzanti come i tuoi capelli!”). In qualche caso ho deciso di rispondere. Con alcuni dei miei auditori ho iniziato una corrispondenza privata (…) il mio presunto mediatore viveva con la moglie in Emilia, aveva alcune idee curiose, ma non era cattivo. Nel pomeriggio ci scambiavamo confidenze. A fine giornata ricevo un invito a casa per assaggiare lo gnocco fritto. Scusi, ma lei non era New Satanik? Risposta: sì, ma mia moglie cucina bene»
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«La stanza del caffè al tredicesimo piano dell’Economist Building di St James’s Street [a Londra, ndc], dove ognuno doveva lavare la sua tazza»
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«Ricordo un incontro con Václav Havel, da poco presidente della Cecoslovacchia, al Castello di Praga. Gennaio 1990. L’avevo conosciuto da dissidente, uscito dal carcere. Immaginavo di trovarlo euforico, quasi trionfale. Era felice, ma con un’ombra di malinconia.a un certo punto disse: l’epoca d’oro della creatività boema è finita. Noi artisti, sotto il comunismo, eravamo pressi e censurati, affrontavamo difficoltà di ogni genere. Ma discutevamo di nascosto nelle vinarny, leggevamo e scrivevamo buoni libri, drammi, poesie. D’ora in poi a Praga tutti potranno dire e scrivere ciò che vogliono, ed è bellissimo; ma penseranno a guadagnare, a viaggiare, a portare la famiglia in vacanza. Non sarà la stessa cosa».
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«Chi ha studiato il fallimento della Silicon Valley Bank nel 2023 – il più grave collasso bancario dalla crisi finanziaria del 2008 – ha capito una cosa: la risposta lenta dell’istituto, quando i clienti hanno iniziato a prelevare denaro, era dovuta al fatto che i dirigenti di primo livello erano sparsi in luoghi diversi. Fossero stati insieme, forse avrebbero capito la gravità del momento»
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«Giovedì 25 gennaio 1504. Nella stessa stanza, a Firenze, sedevano Michelangelo Buonarroti, Leonardo da Vinci, Sandro Botticelli, filippino Lippi, Cosimo Rosselli, Piero di Cosimo e almeno un’altra dozzina dei più grandi artisti del Rinascimento. Dovevano decidere dove piazzare lo spettacolare David di Michelangelo, che in città chiamavano “il gigante” (5 metri, 5 tonnellate di marmo di Carrara)»
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L’ispirazione secondo Dino Buzzati: «Un misterioso personaggio di cui conosco ben poco»
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Ray Bradbury (1920-2012). Gli ho chiesto quando e come gli venissero le idee-ne ha avute parecchie, a cominciare da Fahrenheit 451. Mi ha risposto: “Le idee? Appena mi sveglio. Alle nove del mattino, di fatto, ho già finito di lavorare. Poi devo solo impedire che le farfalline volino via”»
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«Michelangelo ha progettato la cupola di San Pietro a 88 anni, Frank Lloyd Bright ha disegnato il Guggenheim Museum a 91»
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«Gli agostani mi piacciono: mi è accaduto di osservarli a cena, accomodati ai tavoli all’aperto. Non sono eleganti non sono sciatti. Vestono con un piglio svelto, funzionale, sobrio ma non dimesso. Hanno corpi solidi, volti angolosi, gesti bruschi e attenti, da gente che sa stare al mondo. Non li prendi in giro compromesse di facili spazi. Sono tranquilli, ma forti; gente da non litigarci. Se fossimo in un film americano, direi che questa è gente della frontiera scusa ma perché?» (Giorgio Manganelli, Il Messaggero)
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«Lo Stato Italia non è virtuoso, è una coppia che vive, litiga, ciabatta per la casa, ha la convinzione che il figlio, cioè io, tiri ad imbrogliare. Papà e mamma mi strappano i soldi di mano con una sorta di untuoso rancore, e questo mi fa sentire moralmente superiore, anzi in odore di santità; io sono buone forte e guadagno soldi con cui mantengo genitori inetti e ricattatori» (Giorgio Manganelli, Corriere della sera)
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«L’Italia ha montagne impervie, feraci pianure, fiumi straripanti, città popolose, ubertosi colli, fertili pianori, veloci autostrade, mirabili affreschi trecenteschi, società filarmoniche, coda alla vaccinara, cassoeula, barolo, società per gli incremento e la difesa del paesaggio, dell’assassinio, della fauna, dell’arte» (Giorgio Manganelli, Improvvisi per macchina da scrivere)
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«Pare che sono le donne cedano talora alla corte di un uomo perché sa tenerle allegre, gli uomini di cultura non riescono a perdonare il sense of humour» (Umberto Eco)
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«La poetessa Patrizia Valduga mi ha fatto notare che la praticità di Milano, rispetto a Roma, si vede anche in questo. A Roma l’invito è “Ma va’ a morì ammazzato!”; A Milano, “Cópet”. Diciotto lettere contro cinque»
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Insulti in cremasco: «lasagnù (fannullone), lechì (persona servile), lélo (stupido), lendenù (pidocchioso), lifròch (buono a nulla), logòs (grullo), lirù (balordo), lisnù (magro, lungo e ozioso), löstre mè ’n panaròt (troppo elegante/senza un soldo), lüciù (piagnone), lùdro (carogna), lümagòt (lento), lupatù (ingordo), lüsugnù (impiccione), luzabé (uomo sciocco e insulso). E questo per la lettera “L”: poi ci sono tutte le altre»
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Angeli del fango, che in dialetto romagnolo si chiamano «burdel de paciug»
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I motociclisti in Harley-Davidson di B.A.C.A., Bikers Against Child Abuse, «in Italia esistono una dozzina di sezioni (chapters). Dopo corsi di formazione, d’accordo con i servizi sociali, aiutano i minori vittime di violenza. Li accompagnano a scuola, vanno a prendere un gelato insieme a loro»
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«In catasto risultano 32.246.379 abitazioni di proprietà di persone fisiche, i residenti in Italia sono 58.989.749:10 case ogni 18 persone»
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«Vent’anni fa Miuccia Prada, durante un’intervista, mi disse: “Per i figli, noi genitori siamo come i mobili di casa: non li guardano spesso, ma vogliono che stiano lì. Se qualcuno sposta, se ne accorgono subito”»
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«Yuval Harari [in Nexus, ndc] ricorda che, subito dopo l’invenzione della stampa a caratteri mobili, il libro più diffuso non era quello di Copernico, che ha gettato le basi della scienza moderna, ma il Malleus maleficarum, un manuale di caccia alle streghe»
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Bach ebbe venti figli
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Gli italiani che fanno testamento sono 17 ogni 100
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La canzone popolare Crapa pelada del 1936, («Crapa pelada l’ha fa’ i turtei / ghe ne da minga ai so fradei / i so fradei han fa la fritada / ghe ne dan minga a Crapa pelada») «osteggiata dal fascismo, che detestava ogni riferimento alle crape pelade (teste calve), indovinate perché»