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 2025  marzo 09 Domenica calendario

Perché Bolloré schiera le sue tv a fianco di Putin


I media francesi di Vincent Bolloré stanno creando in questi giorni una nuova star: Xenia Fedorova, 44enne russa già direttrice della rete Russia Today France. Alla guida di RT, Fedorova sovrintendeva alla messa in onda di documentari premonitori come «Coreani del Nord, il popolo più felice del mondo», intuendo forse il futuro impiego dei soldati nordcoreani al fianco degli invasori russi sul fronte ucraino. Russia Today poi è stata messa al bando dall’Unione europea perché strumento della propaganda del Cremlino e Fedorova è scomparsa dagli schermi, ma dopo una pausa di tre anni ora il gruppo mediatico Bolloré le sta offrendo tutta l’attenzione possibile. Il violento discorso di JD Vance a Monaco di Baviera dello scorso 14 febbraio, in cui il vicepresidente americano accusava l’Europa di limitare la libertà di espressione, è stato uno spartiacque.
Da allora le tesi di Vladimir Putin, rilanciate spesso da Donald Trump, trovano un megafono sicuro nella galassia Bolloré: la tv all news CNews, i giornali JDNews e il Journal du dimanche, la radio Europe 1 e anche la gloriosa casa editrice Fayard sono ormai chiamati a dare il loro contributo per spiegare ai francesi che la Russia vuole la pace (il dettaglio dei missili sulle città ucraine non viene elucidato). E Xenia Fedorova ritorna protagonista: con il dolente libro-denuncia «Bannie» (Messa al bando) edito da Fayard e pubblicizzato su tutti gli organi del gruppo. In un agiografico ritratto sul settimanale JDNews, l’avvenente e pur modesta Xenia dice «Non mi trovo abbastanza bella per essere una Bond girl, né abbastanza pericolosa», camminando sul ponte Alexandre III di Parigi, simbolo dell’eterna amicizia tra Francia e Russia. I media di Bolloré parlano poi del «gusto per la verità» di Fedorova, e accusano Emmanuel Macron di istinti guerrafondai contro il pacato e ragionevole presidente Putin. Anche per la presenza di un gruppo mediatico così potente, e così schierato con l’estrema destra e il nuovo asse Trump-Putin, la Francia sarà nei prossimi mesi il terreno di una lotta cruciale per il destino dell’Europa.