Corriere della Sera, 11 marzo 2025
Implode nella rissa la destra populista di Reform, il partito di Farage. E dietro c’è la mano di Musk
Il partito di Nigel Farage, Reform, sta implodendo: e dietro si intravede la mano di Elon Musk. È una faida interna quella che dilania la formazione della destra populista britannica e che ne rimette in discussione le possibilità di successo, proprio ora che i sondaggi la davano davanti a laburisti e conservatori.
Venerdì scorso è stato sospeso dal partito Rupert Lowe, il più in vista dei loro cinque deputati (dopo Farage): è stato accusato di bullismo verso le donne dello staff e perfino di minacce fisiche contro il presidente, Zia Yusuf, cosa per la quale è stato denunciato alla polizia. Lui però nega tutto e accusa il leader di averlo fatto fuori per gelosia personale.
Ma c’è di più: Farage e Lowe sono ai ferri corti da quando Musk, dopo aver fatto balenare una donazione da 100 milioni a favore di Reform, ha detto che il partito avrebbe bisogno di un leader diverso da Farage e che il «papabile» sarebbe Lowe. Secondo il Financial Times, il miliardario americano starebbe tramando per provocare una scissione e appoggiare un nuovo partito ancora più a destra di Reform.
Senza dubbio il problema è che Farage è un narcisista accentratore che non tollera il successo altrui: ma c’è anche un dissidio politico, perché Lowe si è fatto portavoce di posizione di estrema destra, compresa la «deportazione di massa» degli immigrati, che non si confanno al «populismo in giacca e cravatta» di Farage.
Non sembra però un caso che le sue formazioni politiche, dallo Ukip al Brexit Party, siano sempre finite in rissa: il che conferma la teoria che c’è un «tetto» oltre il quale Farage non riesce ad andare.
In tutto questo a godere è Keir Stramer: i laburisti avevano già individuato in Reform la sfida più pericolosa, molto più degli ormai spompati conservatori, ma ora la «bolla» sembra già scoppiare. Lo confermano i sondaggi: se fino a poco fa Farage era il leader politico più popolare e Starmer il più impopolare, ora le posizioni si sono rovesciate (grazie anche ai successi internazionali del premier).