la Repubblica, 11 marzo 2025
Chi è Andrea Sempio, l’amico del fratello di Chiara Poggi indagato per il delitto di Garlasco
Fa l’impiegato, ora ha 37 anni, ne aveva 19 quell’estate del 2007 in cui fu uccisa Chiara Poggi. E Andrea Sempio, già entrato e già uscito dalle indagini di quello che nell’immaginario collettivo è diventato “il delitto di Garlasco”, si ritrova ancora una volta indagato. Omicidio in concorso, l’accusa che gli muove ora la procura di Pavia, e il concorso può essere con Alberto Stasi – il fidanzato di Chiara condannato per quell’omicidio – o con altri ignoti.
"Allibito e sconvolto”: l’avvocato di Andrea Sempio dopo averlo visto
"Andrea Sempio è allibito e sconvolto”, dice ora il suo avvocato Massimo Lovati, confermando che Sempio sarà obbligato a fare un prelievo di Dna, dopo essersi rifiutato la settimana scorsa.
È una nuova consulenza, affidata a un tedesco esperto in genetica, che potrebbe riaprire il caso. Proprio i risultati di questa nuova tecnica per estrarre ed analizzare il Dna potrebbe consentire di tornare a indagare (come già fatto nel 2016) su Andrea Sempio. Secondo gli allora legali di Stasi sulle unghie della vittima ci sarebbe stata una traccia genetica riconducibile a Sempio. Il gip “evitando di interrogarsi sul rispetto dei principi di riservatezza” per reperire il Dna di Sempio – estratto da una bottiglietta d’acqua, una tazzina da caffè e un cucchiaino sottratti da un bar da un investigatore privato – concordava con il pubblico ministero nel considerare come “radicalmente priva di attendibilità la consulenza tecnica sul materiale genetico offerto oggi dalla difesa Stasi”.
La prima indagine su Andrea Sempio per l’omicidio di Garlasco
Il pm ’smontava’ le presunte incongruenze di Sempio relative al giorno dell’omicidio, così come l’ipotesi che lui – amico del fratello e che frequentava la villetta a due piani – si fosse invaghito di Chiara.
"In conclusione, se è (non condivisibile ma) umanamente comprensibile l’intento di fare di tutto per difendersi da una gravissima accusa, anche dopo l’esaurimento dei possibili gradi di giudizio ordinario, nel caso di specie – sottolineava il gip di Pavia – ci si deve tuttavia arrestare di fronte all’inconsistenza degli sforzi profusi dalla difesa di Stasi” per trovare un colpevole alternativo all’omicidio di Chiara Poggi. “Escluso – scrive il gip nelle dieci pagine del decreto di archiviazione – qualunque valore” della consulenza genetica realizzata dalla difesa, “non residuano elementi indiziari a carico di Sempio”.
Andrea Sempio: “Con Chiara Poggi solo rapporto di cortesia”
L’amico di Marco Poggi, fratello minore di Chiara: ecco chi era Andrea Sempio quando nel 2007 venne ascoltato subito dopo l’omicidio, come altre persone. Nel 2017 Sempio, indagato una prima volta a distanza di dieci anni dall’omicidio, si era fatto intervistare a Quarto Grado, raccontando che – all’epoca – Marco Poggi “mi è stato vicinissimo, sia lui che la sua famiglia. Ci vediamo ancora, usciamo insieme regolarmente. Cerchiamo di scherzare su questa vicenda: siamo passati da “conosci quella ragazza?” a “conosci quel giornalista?”. Lui mi è stato vicino, mi ha dato forza”. Raccontava, anche, di non aver mai incontrato Alberto Stasi, nonostante entrambi frequentassero la villetta di via Pascoli della famiglia Poggi.
L’ipotesi sempre emersa durante le indagini – nate da un esposto della madre di Alberto Stasi – è che Sempio si fosse invaghito di Chiara Poggi. Sempre nell’intervista diceva che si “salutavano” ma che “Non la conoscevo, l’ho incrociata qualche volta in casa. Me la ricordo come una ragazza bella, avvenente”. E ancora: “Con lei avevo un rapporto puramente di cortesia: ci incontravamo in casa, ci salutavamo e fine”.