Libero, 11 marzo 2025
Simulazione di attentato sul Frecciarossa
Forte esplosione sul Frecciarossa nella stazione di Milano Rogoredo: molti passeggeri feriti e soccorsi già arrivati sul posto, ma per fortuna è solo un’esercitazione. Si è tenuta nella notte tra sabato 8 e domenica 9 marzo la simulazione di un attacco terroristico per testare la rapidità di risposta e il coordinamento tra Gruppo FS, forze di polizia, Servizio di Emergenza Sanitaria e Protezione Civile Regionale. L’esercitazione CBRNE (Chimico, Biologico, Radiologico, Nucleare ed esplosivo) è stata studiata nei minimi dettagli dalla Prefettura di Milano per simulare una delle possibili emergenze che si potrebbero verificare durante i giochi olimpici invernali di Cortina 2026: un attentato con armi non convenzionali all’interno di un convoglio dell’Alta Velocità. Questa la cronaca dell’esercitazione. È passata da poco la mezzanotte e manca ancora un’ora all’inizio della simulazione quando arrivano le comparse. Sono tutti truccati in modo da simulare lesioni e bruciature in varie parti del corpo.
All’1.40 due forti esplosioni segnano l’inizio dell’esercitazione. Vengono accesi numerosi fumogeni color arancione accanto al treno per simulare l’esplosione di una così detta “bomba sporca”, un ordigno composto da esplosivo e materia radioattiva. Pochi istanti e da uno dei vagoni scendono urlando un uomo e una donna di mezza età. I due corrono per mettersi al sicuro nel piazzale accanto al binario e contattano col telefonino le forze dell’ordine per spiegare l’accaduto. Qualche istante ancora e la coppia comincia a chiamare a gran voce il nome del figlio che è rimasto ferito a bordo del convoglio. «Michele resisti, stanno arrivando i soccorsi» continua a urlare la donna. 15 minuti e finalmente arrivano i primi 3 mezzi dei vigili del fuoco. Non appena scesi i pompieri, indossano tute ignifughe, maschere e pesanti bombole di ossigeno per poi dirigersi verso il treno. Sulla banchina intanto fa la sua comparsa la Polizia Ferroviaria. Gli agenti stendono lunghe strisce arancioni con scritto “aria contaminata” per poi dirigersi verso i feriti. Pochi minuti dopo ecco arrivare una lunga fila di mezzi di AREU e Croce Rossa Italiana. I paramedici però devono attendere che i vigili del fuoco mettano in sicurezza la zona rossa, l’area dove si presume che vi sia stata una contaminazione. E infatti per precauzione alcuni pompieri cominciano a vestire le tenute NBC (Nucleare Chimico Batteriologico). Muovendosi lentamente si introducono all’interno del treno. Finalmente i primi feriti vengono portati fuori in barella ma prima di salire sulle ambulanze diretti agli ospedali più vicini vengono fatti passare sotto un speciale tendone e monitorati con dei rilevatori di radiazioni. Verso le 4 di notte poi scendono da un’auto in borghese 2 agenti della scientifica con una telecamera in mano per riprendere il luogo dell’attentato alla ricerca di ogni dettaglio utile a ricostruire la dinamica. Sul piazzale i feriti meno gravi vengono trattati sul posto coperti nello loro coperte termiche. L’esercitazione alla fine si conclude ed è stata un successo. Tutti i feriti sono stati messi in sicurezza. Le Ferrovie dello Stato in particolare hanno voluto sottolineare l’importanza dell’esercitazione ed hanno spiegato che quella a bordo del frecciarossa rientra nel progetto europeo denominato IMPRESS (Improving Railway Security through awareness and training). Un progetto nato con lo scopo di migliorare la sicurezza delle stazioni e dei treni.