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 2025  marzo 09 Domenica calendario

DELLE STELLE SOLO LA LUCE

Rum, un’isola a forma di diamante al largo della costa occidentale della Scozia, ospita 40 persone. La maggior parte dell’isola, 104 chilometri quadrati di montagne, torbiere e brughiere, è una riserva naturale nazionale, con i residenti principalmente annidati intorno a Kinloch Bay, a est. Ciò che manca all’isola di Rum è l’illuminazione artificiale. Non ci sono lampioni, campi sportivi illuminati, insegne al neon, siti industriali o qualsiasi altra cosa che proietti un bagliore contro il cielo notturno. In una fredda giornata di pieno inverno il sole tramonta presto e sorge tardi, lasciando il posto a un’oscurità che avvolge l’isola, un’oscurità così profonda che la luce delle stelle si manifesta improvvisamente al crepuscolo e il bagliore della luna è abbastanza luminoso da consentire la navigazione. Per questo motivo, recentemente l’Isola di Rum è stata nominata la nuova riserva europea di cielo buio, uno status che DarkSky International, un’organizzazione no-profit che si occupa di ridurre l’inquinamento luminoso, ha concesso solo ad altri ventidue luoghi nel mondo. Con l’uso sempre crescente dell’illuminazione artificiale di notte, i posti in cui le persone possono ammirare la luce profonda e antica dell’universo sono sempre più rari. La designazione dell’Isola di Rum è il risultato di una lunga e meticolosa iniziativa dell’Isle of Rum Community Trust. Un progetto guidato da Alex Mumford, ex responsabile del turismo dell’isola, e Lesley Watt, ufficiale di riserva di Rum, con il supporto di Steven Gray e James Green, due astronomi che hanno fondato il Cosmos Planetarium, un teatro mobile che offre tour virtuali immersivi del cielo notturno. Rum «rappresenta qualcosa di più grande», ha detto Mumford, e aspira a essere «un rifugio per gli altri per sperimentare l’oscurità e la Via Lattea». Una passeggiata di undici chilometri da Kinloch attraverso il cuore selvaggio e vuoto dell’isola conduce a un mausoleo in stile greco, costruito nel XIX secolo, sopra Harris Bay, sul lato ovest di Rum. La gente del posto lo considera il posto migliore dell’isola per ammirare il cielo notturno; in una notte nuvolosa senza luna, ha detto un residente, «non si riesce nemmeno a vedere la propria mano davanti al viso». Ma stavolta la notte è limpida e stelle e meteore ruotavano spettacolarmente sopra di noi mentre la Via Lattea disegnava una macchia scintillante sopra le montagne minacciose, Askival e Hallival. Venere, Saturno e Giove erano allineati sopra le colonne di arenaria del mausoleo. Sono in corso progetti per ristrutturare un rifugio abbandonato nelle vicinanze e trasformarlo in un luogo dove i turisti possano soggiornare alla ricerca dello splendore celeste. «Quello che state vedendo non è solo una mappa bidimensionale, ma le quattro dimensioni dello spazio e del tempo», dice Green. «State guardando indietro nel passato». Una luna crescente illumina il cammino lungo un sentiero che si snoda sotto le cime frastagliate del Rum Cuillin. Vega, una delle stelle più luminose del cielo notturno, brilla sopra l’orizzonte, luccicante contro il buio. Gli astronomi misurano l’oscurità del cielo notturno con un dispositivo chiamato misuratore della qualità del cielo, e le misurazioni effettuate mensilmente per due anni hanno messo la luminosità del cielo notturno su Rum sopra 21, il numero magico per l’osservazione del cielo scuro su una scala che va da 1 a 22. Entro la fine del 2024, le misurazioni a Harris si stavano avvicinando a 21,9, il più buio possibile. Ciò equivale a un 1 (su 9) sulla scala di Bortle, una valutazione numerica della luminosità del cielo notturno; il cielo suburbano medio è un 5. A Rum, la vita umana si svolge nelle piccole pozze di luce che si riversano dalle finestre o che brillano dai fari. Una delle chiavi per ottenere lo status di santuario del cielo buio è stato aiutare i residenti ad adattarsi e ad accogliere l’oscurità. Le luci dei portici sono incassate nelle porte e puntano verso il basso; il molo è dotato di luci a led, anch’esse rivolte verso il basso, che forniscono l’illuminazione sufficiente per la sicurezza in mare; le luci esterne con sensore di movimento di un negozio si si accendono solo per pochi minuti quando necessario. Quando la comunità ha presentato la domanda per il santuario nel 2022, circa il 15 per cento delle case e dei negozi seguiva le raccomandazioni sull’illuminazione delineate dall’iniziativa; ora la conformità è al 95%. Il buio della notte offre agli esseri umani più di uno spettacolo cosmico; è anche essenziale per l’ambiente. «I bassi livelli di luce sono importanti per le specie notturne», dice Watt. «E l’illuminazione artificiale può influenzare il comportamento alimentare, riproduttivo e migratorio di molti animali selvatici». In primavera e in estate, l’isola ospita una grande colonia di berte minori che nidificano, circa un quarto della popolazione globale di questo uccello marino. Quando gli uccelli adulti tornano nelle tane sabbiose dopo lo svernamento in Sudamerica e quando i giovani prendono il volo a settembre, sono particolarmente inclini a disorientarsi a causa della luce artificiale. I cartelli a Rum e a Mallaig, la città portuale sulla terraferma da cui parte il traghetto per l’isola, ricordano alla gente di spegnere le luci per proteggere gli uccelli. L’educazione di adulti e bambini, locali e turisti, è fondamentale per la sensibilizzazione al cielo buio. Andy McCallum, un insegnante di Rum, mostra i modelli e le mappe di stelle e pianeti che i suoi pochi studenti hannoprogettato. «Per i nostri alunni è un potente promemoria del fatto che, sebbene viviamo su una piccola isola, facciamo parte di un universo vasto e interconnesso», dice. Li ha resi orgogliosi, aggiunge, il contribuire a preservare un ambiente unico per le generazioni future. Catherine Heymans, astrofisica dell’Università di Edimburgo e astronoma reale per la Scozia e sostenitrice della candidatura di Rum per lo status di cielo buio. «I cieli scuri fanno parte della natura e di ciò che significa essere umani», spiega. A gennaio, durante una celebrazione ufficiale dello status di cielo buio dell’isola, gli adulti sono entrati nel planetario mobile e hanno esplorato il cielo notturno. C’erano anche gli studenti del signor McCallum, che chiacchieravano eccitati delle costellazioni che conoscevano. Come ha detto uno di loro: «È incredibile vedere così tanto nel cielo e sentirsi parte di qualcosa di grande».